Vi segnaliamo che da inizio settembre è nelle librerie la nuova edizione aggiornata di Storia della Palestina moderna – Una terra, due popoli (Einaudi) di Ilan Pappe, con la traduzione di Piero Arlorio.
Posizionata come un ponte fra tre continenti, la Palestina è stata oggetto dell’interesse di tutte le potenze internazionali fin dall’Ottocento: dagli Ottomani all’impero inglese, ai sionisti europei, alle superpotenze del dopoguerra. Nel corso del Novecento il suo territorio – e Gerusalemme, città santa a tre religioni – ha finito col diventare la casa di due popoli, che hanno talvolta saputo collaborare, ma che piú spesso hanno subito le conseguenze della politica aggressiva dei militari e di chi deteneva saldamente il potere. In questo libro Ilan Pappe racconta la storia della Palestina, una terra per due popoli. È un racconto forte, che «cerca di affiancare le narrazioni degli sfruttatori e degli sfruttati, degli invasori e di chi è invaso, degli oppressori e degli oppressi». Un libro accurato, basato su documenti scritti in ebraico, arabo e nelle lingue europee, che ha creato un dibattito internazionale infuocato sull’interpretazione del nodo piú vulnerabile della politica mondiale.
Ilan Pappe insegna Storia all’Università di Exeter ed è uno dei principali «nuovi storici» israeliani, un gruppo eterogeneo di studiosi che negli ultimi anni ha rivisitato in chiave non-sionista la storia di Israele.
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