Le autorità statunitensi hanno trasferito 11 detenuti yemeniti dalla prigione di Guantánamo alla Sultanato dell’Oman. Questa operazione rientra nel quadro degli sforzi americani per ridurre il numero di detenuti nel controverso centro di detenzione e avvicinarsi al suo obiettivo di chiusura.
Il trasferimento è stato reso possibile grazie alla cooperazione delle autorità omanite, che hanno accettato di accogliere i detenuti per ragioni umanitarie e per aiutare a promuovere la stabilità nella regione. Secondo il Ministero degli Esteri omanita, il paese fornirà assistenza umanitaria e faciliterà la reintegrazione sociale dei detenuti trasferiti.
La prigione di Guantánamo, situata sull’isola di Cuba, è stata a lungo oggetto di critiche internazionali per le condizioni di detenzione e per il trattamento dei prigionieri. Dalla sua apertura nel 2002, ha ospitato centinaia di detenuti sospettati di terrorismo senza un processo formale.
Con questo trasferimento, il numero totale di detenuti rimasti a Guantánamo si riduce ulteriormente, avvicinando gli Stati Uniti all’obiettivo dichiarato dall’amministrazione di chiudere il centro di detenzione. Tuttavia, la chiusura definitiva richiede ancora il superamento di ostacoli politici interni ed esterni.
Le organizzazioni per i diritti umani hanno accolto con favore la notizia del trasferimento, sottolineando la necessità di garantire ai detenuti condizioni di vita dignitose e un giusto processo. Questo evento rappresenta un ulteriore passo verso la riduzione del numero di prigionieri a Guantánamo, che ha segnato un capitolo controverso nella storia della lotta al terrorismo internazionale.