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Somalia: l’asse di ferro di al-shabab

Liberté (12/02/2012). La scorsa settimana il “ramo centrale” di al-qaeda, guidato dall’egiziano Ayman al-Zawahiri, ha annunciato in un comunicato che il gruppo fondamentalista islamico somalo al-shabab si è unito all’organizzazione. Lo scorso agosto aveva giurato fedeltà ad al-qaeda, ma quest’ultima mossa sembra aver formalizzato il “salto di qualità” verificatosi nel movimento dall’inizio delle rivolte arabe. Il fatto di contare su circa 600 combattenti stranieri, principalmente da Kenya e Sudan, ha permesso ad al-shabab di proporsi al sistema tribale vigente in Somalia come un fattore di unificazione e non come un partigiano per l’uno o l’altro clan. Al-Shabab inoltre già dal 2006 avrebbe stabilito relazioni informali con al-qaeda nella Penisola araba (Aqpa). Era l’anno in cui Anwar al-Awlaki, evaso da una prigione yemenita, avrebbe cercato rifugio proprio presso capi del movimento somalo.