Asharq Al Awsat (13/07/2013). Secondo l’organizzazione internazionale Save The Children, oltre 3000 strutture scolastiche in Siria sarebbero andate distrutte o rese inagibili, minando il futuro di oltre 2 milioni di bambini e ragazzi.
Edifici bombardati, insegnanti minacciati e bambini reclutati da numerosi gruppi armati contribuiscono all’inarrestabile peggioramento della situazione nel paese.
Jasmine Whitbread, direttore esecutivo di Save The Children ha dichiarato: “la scuola dovrebbe essere un luogo di protezione e sicurezza, non un campo di battaglia”.
Attualmente l’Alto Commissariato Onu per i Rifugiati lavora per garantire il diritto all’istruzione per i rifugiati siriani in Libano, Giordania e Turchia, oltre a fornire servizi di supporto psicologico.
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