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Siria: Hollande mantiene la pressione sul paese

hollandeNow Lebanon (16/09/2013). Il presidente francese François Hollande ha dichiarato domenica che l’accordo per eliminare le armi chimiche in Siria non è “a un punto d’arrivo”. L’opzione militare resta, infatti, aperta così come viene mantenuta la pressione su Damasco.

Intervenendo in diretta sul canale televisivo TF1, Hollande ha sottolineato che la comunità internazionale deve prepararsi alla possibilità di sanzioni “in caso di non attuazione dell’accordo” come parte di una risoluzione delle Nazioni Unite che potrebbe essere votata entro i prossimi sette giorni.  Il Presidente ha dichiarato che l’accordo sulla Siria annunciato sabato è stato “un passo importante”, ma non rappresenta un “punto d’arrivo”, aggiungendo: “l’opzione militare deve rimanere, altrimenti non ci saranno vincoli.”

La Francia è stata in prima linea nel programmare un intervento militare per punire il regime di Bashar al-Assad per un attacco chimico sferrato il 21 agosto. Parigi non ha, però, partecipato ai tre giorni di negoziazioni a Ginevra tra il segretario di Stato americano John Kerry e la sua controparte russa Sergej Lavrov nel corso dei quali è stato stipulato l’accordo ambizioso di eliminare l’arsenale chimico siriano. Secondo i termini dell’accordo, Damasco ha una settimana per consegnare una lista completa delle armi chimiche che possiede e queste devono poi essere portate via o distrutte entro la fine del primo semestre del 2014.