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Siria: domani si vota, Homs esempio significativo

Dar al-Hayat / Now Lebanon (06/05/2012). Previste per lunedì 7 maggio le elezioni legislative in Siria, descritte dal potere come le prime elezioni in virtù del pluralismo. Questo perché in base alla nuova Costituzione, il partito Ba’ath non è più “il leader dello Stato e della società”, essendo stati aboliti gli otto articoli che lo riguardavano in tal senso. Diversa la prospettiva dell’opposizione siriana, che descrive le elezioni di domani come “una farsa elettorale”. Dalla France Press si apprende che ad Homs, a dispetto dei manifesti elettorali appesi sugli stretti muri della città, ci sono quartieri in cui nessuno si recherà alle urne. Tale è per esempio il caso del quartiere di al-Bayada, dove ogni casa porta i segni delle operazioni militari. “Di che elezioni state parlando? Qui non ce ne sono, non vedete?” dice il carpentiere ventisettenne, Abu Shaker, indicando la distruzione che lo circonda. “Sono contrario a recarmi alle urne, finché non possiamo tornare nelle nostre case”, continua Shaker: il riferimento è all’assalto devastante vissuto dal quartiere quando in marzo le truppe del regime hanno cercato di stanare il Libero esercito siriano. Non sono tutti a pensarla così, c’è anche chi si recherà alle urne “per la sicurezza e contro la corruzione”. E’ il caso del ventiquattrenne Hossam, residente nel quartiere di Hadara, che dice: “Voterò perché sostengo le riforme proposte dal presidente Assad, per combattere la corruzione”.

Un po’ di numeri: 9 sono i partiti formati per queste elezioni, 7 dei quali aspirano a un seggio parlamentare. La coalizione che rappresenta il partito Ba’ath si chiama Fronte progressista nazionale e raccoglie i partiti pro-regime. Il totale dei candidati in Siria ammonta a 7,195, per 250 seggi disponibili, come riportato dall’agenzia SANA. Di questi, ad Homs sono ben 450 i candidati in lizza per 23 seggi parlamentari: metà rappresentano i partiti, metà si presentano come indipendenti. Ricordiamo che il governatorato di Homs viene considerato il cuore pulsante dell’industria siriana, con 2,3 milioni di abitanti, di cui più di un milione abita l’omonima città.