Siria: continua la violenza, voto atteso all’Assemblea generale dell’ONU

El Watan (03/08/2012). L’esercito bombarda i quartieri ribelli ad Aleppo e Damasco, teatro di una battaglia cruciale nella guerra in Siria, prima del voto all’ONU su una risoluzione che denuncia il ricorso alle armi pesanti da parte del regime e richiede una transizione democratica. Nonostante le violenze che hanno fatto ancora nove morti, secondo un ONG siriana, migliaia di persone sono scese per strada a Tartous, Idleb (nord-ovest), Deraa (sud), Hama (centro) e Aleppo (nord), dove i manifestanti hanno richiesto “l’esecuzione di Bashar”.

All’indomani dell’annuncio della dimissione del mediatore internazionale Kofi Annan dopo gli sforzi infruttuosi per porre fine a più di sedici mesi di violenza, la Russia, paese alleato del regime di Bashar al-Assad, ha chiesto di sostituirlo “con urgenza”. La risoluzione sulla quale voterà l’Assemblea generale dell’ONU è stata presentata dai paesi arabi sostenuti dall’occidente per denunciare il bombardamento delle città da parte dell’esercito, chiedere una transizione politica e sottolineare l’inquietudine suscitata dalle armi chimiche siriane. Mosca ha indicato che voterà contro. L’iniziativa ha una portata principalmente simbolica perché l’Assemblea può solo fare raccomandazioni

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