(Agenzie). Bashar al-Assad si dichiara pronto a partecipare a colloqui di pace sulla Siria in programma il prossimo 25 gennaio a Ginevra. Il ministro degli Esteri Walid al-Muallem, dopo l’incontro con l’inviato delle Nazioni Unite Staffan de Mistura, ha riportato le condizioni del governo di Damasco: poter accedere alle liste dei gruppi di opposizione che saranno presenti per assicurarsi che non ci siano i gruppi “terroristici”.
Jaysh al Islam, uno dei gruppi della ribellione siriana, considera inaccettabile un processo di pace quando civili continuano a morire di fame e sotto le bombe e chiede a Damasco un cessate il fuoco e missili anti-aerei nelle zone sotto assedio, prima delle negoziazioni.
La dichiarazione è stata inviata dal portavoce del gruppo Jaysh al Islam il quale ha garantito che i missili non sarebbero stati utilizzati con misure “illegali”.
Governi stranieri, tra cui Arabia Saudita e Stati Uniti, hanno aiutato i ribelli provvedendo supporto militare, ma non hanno accettato all’invio di tali missili temendo che possano raggiungere le fila dei gruppi terroristici come Daesh.