Il sistema educativo siriano sta vivendo un periodo di riforme significative che hanno suscitato un dibattito acceso tra sostenitori e critici. Il nuovo Ministro dell’Istruzione, Nadhir Muhammad al-Qadri, ha annunciato l’eliminazione di tutti i riferimenti al Partito Ba’ath dai programmi scolastici, segnando un’importante discontinuità rispetto al passato.
Le riforme sono state accolte positivamente da chi auspica un’istruzione più neutrale e inclusiva. Tuttavia, alcuni critici temono che queste modifiche possano essere solo superficiali e che l’influenza ideologica persista in altre forme. Preoccupazioni sono state sollevate anche riguardo all’effettiva implementazione delle riforme in un contesto politico ancora fragile.
Gli osservatori internazionali sottolineano che il successo delle riforme dipenderà dalla capacità del governo siriano di garantire una vera neutralità educativa, senza pressioni politiche. In ogni caso, il dibattito riflette la complessità del processo di ricostruzione post-conflitto in Siria e l’importanza di un sistema educativo riformato per il futuro del paese.
Fonte: annahar.com