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Il Regno Unito dichiara guerra all’islamofobia

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Di Nasr al-Majali. Elaph (14/10/2015). Traduzione e sintesi di Paola Conti.

Il premier inglese David Cameron, ha annunciato, lo scorso martedì, che tutti i crimini contro i musulmani saranno classificati come già avviene per i crimini antisemiti.

Durante il suo incontro con le comunità musulmane dedicato alla lotta contro il terrorismo, Cameron ha affermato che saranno destinati fondi per il rafforzamento della sicurezza presso le istituzioni religiose nel Paese. Ha inoltre aggiunto che vuole costruire una coalizione nazionale per sfidare gli estremismi ed i veleni che si diffondono nella società inglese.

Secondo l’agenzia di stampa internazionale assira AINA, esperti hanno spiegato che questo provvedimento deciso dalla Camera dei Comuni colloca i reati di islamofobia sullo stesso livello dei crimini antisemiti, aggiungendo che in tal modo si contribuirà a ridurre e controllare gli attacchi contro i musulmani.

Da parte sua, il segretario di Stato per gli Affari Interni, Theresa May, ha affermato che attraverso tale nuova misura “nel Paese non ci sarà posto per i crimini d’odio e si contribuirà allo stesso tempo ad accrescere la fiducia reciproca tra le comunità religiose”.

Cameron aveva annunciato, prima della riunione, la volontà del suo governo di rimuovere i crimini d’islamofobia dalla lista generale dei crimini d’odio e di inserirli, per la prima volta, in una lista indipendente dal nome “Crimini d’odio contro i musulmani”.  Sul suo account Twitter, il premier inglese ha dichiarato che “non è accettabile l’alta percentuale dei crimini d’odio commessi nel Paese e che bisogna fare di più per combatterli; perciò ci assicureremo che la polizia documenti gli attacchi contro i musulmani”.

Tali nuovi provvedimenti seguono la pubblicazione delle statistiche del ministero dell’Interno che indicano un aumento del 45% dei crimini d’islamofobia nel 2014, rispetto all’anno precedente.

Il governo inglese ha raccomandato le forze di polizia di separare i crimini d’odio contro l’Islam da quelli restanti e di classificarli in maniera particolare similmente a come si procede per i reati a danni degli ebrei.

Secondo i dati del ministero dell’Interno, che coprono il periodo tra aprile 2014 e marzo 2015, l’80% dei crimini d’odio commessi in Inghilterra e Galles sono categorizzati come attacchi su base razziale. È interessante notare che i musulmani nel Regno Unito sono circa 3 milioni e si prevede che tale numero raggiungerà i 5,5 milioni entro il 2030. La polizia ha registrato 816 casi di islamofobia nei dodici mesi passati, con un incremento del 70% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Per quanto concerne i crimini antisemiti, nello stesso periodo quest’ultimi sono aumentati del 93% . La polizia di Londra ha ricordato che gli avvenimenti mondiali potrebbero aver contribuito a tali aumenti, segnalando una crescita di tali episodi durante le manifestazioni religiose. La volontà delle vittime di denunciare tali episodi e l’aumentata capacità della polizia ad identificarli favorisce la registrazione di tali crimini. 

Il portavoce della Polizia ha affermato che “alla luce dei recenti avvenimenti accaduti nel mondo, le comunità di Londra sono preoccupate, per questo squadre locali presiedono i luoghi più importanti come strade, scuole, feste religiose, momenti di preghiera al fine di offrire maggiore sicurezza e tranquillità”.

Nasr al-Majali è un giornalista e analista politico.

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