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Regimi arabi: il terrorismo è la soluzione!

Al-Quds al-Arabi (31/10/2013). Traduzione e sintesi di Viviana Schiavo

Dopo la rimozione da parte dell’esercito del presidente egiziano Mohamed Morsi e il verificarsi delle stragi tra i manifestanti nelle diverse piazze, tra cui Rabia al-Adawiyya e Nahda, i media ufficiali egiziani hanno sollevato improvvisamente lo slogan: “Guerra al terrorismo”.

L’ultima volta in cui è stato utilizzato questo slogan risale all’ex presidente americano George W. Bush, quando l’America era stata colpita dagli attacchi di al-Qaeda dell’11 settembre del 2001. In quel caso, gli Stati Uniti hanno preferito rivolgersi a Israele ed ai dispotici regimi arabi che, per lunghi decenni, hanno etichettato la lotta popolare per il raggiungimento dei diritti legittimi come “terrorismo”.

A prima vista, sembra che ci sia corrispondenza tra la definizione americana di terrorismo e la “guerra al terrorismo” egiziana, però un osservatore attento trova una semplice differenza (difficilmente visibile all’occhio): a compiere l’attacco sui civili in America è stata al-Qaeda, mentre in Egitto sono stati gli stessi che hanno diffuso lo slogan “guerra al terrorismo”!

I regimi arabi dispotici fingono giudizio, mentre alterano il significato delle cose, giocano con le parole e le rendono vuote, lavorando su due piani paralleli: da una parte accusano qualsiasi opposizione pacifica di terrorismo e dall’altra fanno pressione sulla stessa opposizione per renderla violenta. Grazie a questi regimi il significato della parola sicurezza è cambiato presso tutti i popoli arabi ed è diventato sinonimo di terrore, repressione, tortura e spargimento di sangue.

L’annuncio americano della lotta al terrorismo è stata una buona notizia per i regimi dispotici, ha aperto le porte ad un ampio slogan considerato dagli stessi regimi come un’autorizzazione, non solo da parte dell’America ma del mondo intero, a reprime il proprio popolo. Dalla melma dell’attacco al terrorismo lanciato dall’America sono nate le leggi d’emergenza, le restrizioni e il controllo dei cittadini. Inoltre, gli Stati Uniti non hanno esitato a distruggere l’Afghanistan e l’Iraq. Le storie sulle violazioni americane dei diritti umani ad Abu Ghraib, Falluja e Guantanamo hanno invaso i media internazionali. Tutto ciò si è sposato perfettamente con i regimi arabi.

A differenza dell’America che è stata sorpresa dal terrorismo abbattutosi sul paese, i regimi arabi in realtà si sono presi cura di questo terrorismo affinché potesse essere il pretesto per prolungare le leggi d’emergenza, la corruzione e l’ingiustizia. I regimi hanno lavorato per reprimere ogni sforzo pacifico, civile e democratico contro di loro nascondendolo sotto terra, indirizzandolo alla violenza con la repressione e definendo qualsiasi attività di protesta come “terrorismo”.

Le correnti politiche arabe sollevano diversi slogan secondo i quali la democrazia è la soluzione o il comunismo è la soluzione o l’Islam è la soluzione… la risposta dei regimi arabi è: il terrorismo è la soluzione!

http://www.alquds.co.uk/?p=98916