“Queen of the Desert”: un film sulla vita di Gertrude Bell

Di Abdallah Majid. Elaph (23/02/2014). Traduzione e sintesi di Lia Brigida Marra.

Sono cominciate, in Giordania, le riprese di “Queen of the Desert”, film che porta sullo schermo la vita di Gertrude Bell, meglio nota agli iracheni come al-Khatun (la nobildonna) in virtù del ruolo decisivo da lei svolto nella demarcazione dei confini dell’odierno Iraq. A vestire i panni di Miss Bell è la star australiana Nicole Kidman: “Questo film è un’opera imponente”, ha dichiarato l’attrice in un’intervista, “e io sono profondamente affascinata dalla figura di Gertrude Bell”.

Miss Bell può essere considerata la versione femminile di Lawrence d’Arabia, in ragione dei rapporti che intrattenne, durante la Prima Guerra Mondiale, con i leader della rivolta araba contro il dominio ottomano. La Bell, tuttavia, parlava arabo molto meglio di Lawrence e il suo ricordo è ancora vivido tra gli iracheni. Fu proprio lei, inoltre, a prevedere molti dei problemi di cui, perfino un secolo più tardi, si sarebbero resi responsabili gli inglesi e gli americani, incluso il saccheggio del patrimonio archeologico iracheno: “Ci siamo buttati a capofitto, con la nostra solita negligenza, nella predisposizione di un piano politico globale, immergendoci così in sangue e lacrime che non dovevano essere versati”, scriveva la Bell nel 1916, appena giunta a Bassora.

Gertrude BellSecondo il critico cinematografico Colin Freeman, il motivo reale per cui Hollywood, in passato, non si era mai interessata alla storia di Gertrude Bell è l’assenza di relazioni amorose nella sua vita. Nuove testimonianze emerse nell’ultimo decennio sembrerebbero, tuttavia, confutare il ritratto della Bell quale donna nubile dai mille interessi, che non le lasciavano tempo per l’amore. Alcune lettere, infatti, hanno rivelato che era legata sentimentalmente a Charles Doughty-Wylie, ufficiale inglese, già sposato, di stanza in Turchia. La loro relazione, tuttavia, non si tradusse mai in una convivenza e terminò con la morte di Wylie, caduto in battaglia contro l’esercito ottomano. Gertrude Bell, invece, si spense a Baghdad nel 1926, dopo aver assunto un’overdose di sonniferi, forse intenzionalmente. Fu sepolta in un piccolo cimitero cristiano, oggi dimenticato.

Secondo l’archeologa irachena Lamia al-Gailani, Gertrude Bell, sebbene fosse una colonizzatrice, ha dedicato anima e corpo all’Iraq, contribuendo a salvarne il patrimonio artistico dalle mani degli archeologi europei dell’epoca. “La sua storia merita senza dubbio di essere portata sugli schermi”, ha dichiarato al-Gailani: “È  stata una donna temeraria, un ufficiale dell’esercito inglese e ha anche avuto relazioni d’amore”.

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