di Abdallah Al Heidah. Elaph (30/12/2012). Traduzione e sintesi di Roberta Papaleo. La Corte di Sicurezza dello Stato del Qatar ha emesso, ieri, una condanna di ergastolo per il poeta popolare Mohammed al-Ajmi, noto come “il figlio del lupo”. L’accusa è quella di aver oltraggiato il governo ed il principe in alcuni versi di una sua poesia pubblicata lo scorso anno in cui il poeta affrontava i temi delle rivoluzioni arabe e dei cambiamenti geopolitici di alcuni Paesi arabi: in particolare, al-Ajmi ha elogiato la rivoluzione tunisina che ha portato alla fine del regime di Ben Ali.
Dopo aver già scontato un anno di detenzione, il poeta è stato processato in segreto e condannato al carcere a vita nonostante l’opposizione dei sui avvocati difensori e di diverse organizzazioni culturali e per i diritti umani.
La decisione della Corte è motivo di imbarazzo per il governo di Doha, dal momento che la poesia, dal titolo “L’opinione e l’altra opinione”, è stata trasmessa dal canale al-Jazeera, che ha base in Qatar, il quale ha così dimostrato di non seguire le linee della politica nazionale sulla manipolazione dei media.
Alcune ONG per i diritti umani hanno inoltre espresso il loro dissenso: Amnesty International ha criticato la detenzione in isolamento che il poeta ha dovuto scontare per parecchi mesi prima della condanna definitiva, senza avere neanche il diritto di ricevere visite dalla famiglia. A sua volta, l’organizzazione Human Rights Watch ha sottolineato che la decisione della Corte è un’ulteriore prova dei limiti alla libertà di espressione in Qatar.
http://www.elaph.com/Web/news/2012/11/777122.html?entry=Qatar
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