Ahram Online (09/12/2012). La conferenza ONU di Doha sul cambiamento climatico ha approvato un pacchetto di accordi che estende il protocollo di Kyoto – unico patto vincolante sul porre freno al riscaldamento globale per le emissioni di gas ad effetto serra. Dodici giorni di strenue contrattazioni a Doha sono sfociati nell’accordo finale che prevede dunque una “seconda fase d’impegno” nel contrastare il cambiamento climatico.
Il chairman della conferenza, Abdullah bin Hamad al-Attiyah, ha chiamato la serie di accordi stilati “Doha Climate Gateway”, passando sopra obiezioni di vari Paesi e proclamando con un rapido colpo di martelletto: “Così è deciso”. Il protocollo di Kyoto pone un freno soltanto alle nazioni sviluppate, non vi rientrano gli inquinatori maggiori come Cina ed India, e gli Stati Uniti che hanno rifiutato di ratificarlo. Una delle dispute principali di Doha è stata la “hot air”, nome dato alle quote di emissioni di gas a effetto serra (dal protocollo di Kyoto del 1997) che le nazioni non hanno utilizzato. Il prossimo patto globale dovrebbe entrare in vigore nel 2020.
