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Qatar: conferenza sul cambiamento climatico

Greenprophet (09/11/2012). Sarà il Qatar a ospitare questo mese la Conferenza sul cambiamento climatico delle Nazioni Unite (COP18), cui parteciperanno secondo le stime più di 17mila persone da 195 stati. Un paradosso, visto che il piccolo emirato detiene il record mondiale per le emissioni di CO2 pro capite da circa un ventennio (il doppio del Kuwait, il triplo degli Usa) e solo l’anno scorso, secondo il rapporto Indicatori di sviluppo sostenibile 2011, l’emissione di sostanze che aumentano il buco nell’ozono ha subito un incremento del 27%. La situazione è particolarmente grave a Doha, dove dal 2007 al 2011 le polveri sottili sono passate dai 128,7 ai 155,7 migrogrammi per metro quadro e nell’ultimo decennio le automobili immatricolate sono raddoppiate. La considerevole quantità di emissioni dipende anzitutto dall’enorme consumo di energia, che a sua volta dipende dalla lavorazione del gas naturale (il Qatar possiede la terza riserva mondiale dopo Russia e Iran), dalla desalinizzazione dell’acqua e dai consumi elettrici legati ai condizionatori d’aria. Inoltre i cittadini del Qatar sono tra i maggiori consumatori di acqua al mondo, con circa 400 litri al giorno pro capite.