Di Joumana Haddad. Now Lebanon (01/04/13). Traduzione di Alessandra Cimarosti.
In un momento in cui le donne arabe sono sempre più e ormai senza alcuna vergogna, incolpate per provocare le molestie sessuali, le aggressioni e gli stupri e in una regione in cui c’è sempre più pressione per indossare il velo o addirittura il niqab, anche in paesi come la Tunisia che aveva fatto progressi in campo di diritti, tutto ciò di cui avevano bisogno gli sforzi per l’empowerment della donna era una fatwa che invitasse al “Jihad sessuale”, un incoraggiamento per le donne, a sostenere i combattenti dell’opposizione in Siria, offrendo i propri “servizi” sessuali. Fatwa che ha tramutato alcuni genitori in magnaccia che spingono le proprie figlie (alcune delle quali hanno anche 14 anni), ad aiutare i combattenti, fornendo piacere sessuale, al fine di farli combattere meglio.
Le donne, dopo tutto, sono solo strumenti per la riproduzione e per il sollievo.
Per essere giusti e precisi, alcuni hanno dichiarato che la fatwa è falsa. Comunque, falsa o no, 13 ragazze tunisine si sono effettivamente dirette verso i campi di battaglia siriani, per rispondere ad essa, secondo quanto riportato da alcuni media. I giornali tunisini hanno addirittura riportato che un giovane uomo tunisino avrebbe divorziato da sua moglie e sarebbero andati poi insieme in Siria, per “permetterle di impegnarsi nel Jihad sessuale con i mujahideen del luogo”. Ora, se questo non è un marito con mentalità aperta, allora cosa è? Spero che i mujahideen, una volta che hanno fatto con lei, la rispediscano indietro a lui, così che possa essere ricompensato per la sua generosità.
Anche se supponessimo che la fatwa è effettivamente inventata: che differenza farebbe, quando è stato autorizzato ogni genere di abominio da Jihadisti che hanno permesso di praticare la sodomia nel nome dell’Islam, al fine di ampliare gli ani abbastanza per l’inserimento di capsule bomba, quando i gay sono condannati a marcire all’inferno? (guarda qui)
In breve: può essere considerato per una ragazza un sacro dovere offrire il proprio corpo come retribuzione sessuale per i soldati salafiti, quando se una ragazza è sospettata di aver fatto sesso con l’uomo che ama, può anche essere uccisa nel nome dell’ “onore”?
La strada per la presunta primavera araba sembra essere sempre più lastricata con la dignità della donna. E non c’è niente di meglio per i buoni islamisti che camminarci sopra. Continueranno a camminarci sopra, fino a che la dignità sarà trasformata in spine affilate.
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