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La percezione dell’UE nei Paesi arabi del Mediterraneo: qualche numero

Articolo di Roberta Papaleo.

Lo scorso maggio, il Neighbourhood Barometer, progetto dell’Unione Europea che funge da ente statistico per i Paesi del vicinato europeo, ha pubblicato un sondaggio sulla percezione che gli Stati arabi e del Mediterraneo hanno delle istituzioni comunitarie.

Il sondaggio, condotto tra il dicembre 2013 e il gennaio scorso, mette a confronto i risultati ottenuti con quelli dell’anno 2012, nello specifico quelli della primavera 2012, a poco più di un anno dalle rivolte che hanno attraversato gran parte del mondo arabo. Ciò ha permesso di osservare l’oscillazione del livello di “gradimento” dell’UE rispetto al post Primavera Araba.

Quanto alla percezione generale delle istituzioni comunitarie, l’immagine che i Paesi arabi del Mediterraneo hanno dell’Unione è alquanto eterogenea, se non addirittura contrastante. Infatti, mentre nel Maghreb arabo l’aumento della percezione già positiva dell’UE è stato del 12%, nel Mashreq il punteggio è sceso di qualche punto. Tuttavia, è l’Egitto a mostrare l’esito peggiore, con una perdita di ben 14 punti percentuali rispetto al 2012.

Un quadro simile si è delineato anche al momento di valutare i livelli di consapevolezza dell’azione della cooperazione europea nei Paesi interessati, in particolare in termini di accesso alle informazioni sull’Unione e di facilità di comprensione delle comunicazioni da parte delle istituzioni europee. Di nuovo, il Maghreb arabo ha registrato in entrambi i casi un discreto aumento in positivo mentre il Mashreq una lieve diminuzione; dal canto suo, l’Egitto continua a distinguersi per i suoi livelli negativi, con addirittura un -32% in merito all’accessibilità alle informazioni sull’UE.

Il sondaggio, infine, ha indagato i livelli di fiducia di questi Paesi nelle istituzioni comunitarie. In questo caso, il Maghreb ed il Mashreq hanno entrambi mostrato esiti positivi, mentre la tendenza negativa continua ad essere propria specificamente dell’Egitto (-10%).

Ad alzare la media del livello di gradimento nella regione maghrebina è sicuramente stato il caso Marocco: qui il sondaggio, condotto su un campione di 1.000 intervistati, ha registrato impressioni positive con percentuali sempre oltre il 50% nella totalità dei settori di indagine sul rapporto Marocco-UE. Per citare qualche esempio, oltre il 75% vede l’Unione in una luce positiva, considerandola come un partner fondamentale del Marocco; quanto al livello di fiducia, il sondaggio ha mostrato che l’UE è vista tra le organizzazioni internazionali che meritano più affidabilità, con percentuali ben maggiori rispetto alle Nazioni Unite e persino alla Lega Araba.