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Palestina: le donne in politica a Betlemme

Asharq AlAwsat (14/10/2012). “Molte donne sono ancora convinte che la carica di sindaco sia solo per gli uomini,” dice Vera Baboun: è colei che aspira a diventare il primo sindaco donna della città di Betlemme, scuotendo una società in cui affari e leggi sono ancora mero appannaggio degli uomini.

Nella West Bank, le elezioni municipali – le prime dal 2005 – si terranno il 20 ottobre. L’entourage di Vera Baboun si propone di migliorare i servizi e promuovere il turismo, nella città in cui la Bibbia dice sia nato Cristo. “Le donne hanno capacità, una visione delle cose e quel loro modo unico di portare cambiamento”: così ne parla Baboun.

La ministra palestinese per le Questioni femminili, Rabiha Diya, dice che – malgrado siano tenute in disparte dal patriarcato e legalmente discriminate – le donne palestinesi hanno “una forte presenza”.La città di Ramallah, per esempio, vanta la prima donna eletta governatrice e sindaco, oltre a una portavoce del governo di recente incaricata. Quasi il 50 percento delle donne istruite, tuttavia, rimane senza un impiego. Vera Baboun ha le idee chiare riguardo una svolta decisiva nella questione femminile: “Anche se le donne dovrebbero sempre essere in prima linea per difendere i propri diritti, il cambiamento avverrà solo quando si uniranno alla causa anche gli uomini”.