Il libro che vi propongo oggi è una via di mezzo fra una guida turistica e un diario di viaggio, nel quale l’autore ci racconta i suoi due viaggi in terra iraniana, due itinerari che lo hanno portato dapprima a visitare l’Iran centrale e poi le regioni nord-occidentali della moderna Persia.
L’autore, Marco Crisafulli, romano, è un appassionato di viaggi e si definisce, mutuando una citazione del grande Kapucinski, “affetto dal virus del viaggio” e non appena fa ritorno a casa sente il bisogno di ripercorrere con carta e penna gli itinerari percorsi.
In “Oltre il velo dell’Iran”, edizioni goWare, l’autore ci prende per mano e ci conduce con dovizia di particolari ad ammirare i numerosi monumenti disseminati su tutto il territorio iraniano. Descrive le architetture, i decori, la luce e le atmosfere delle moschee, delle madrase, dei colorati ed affollati bazar, ma anche la solitaria pace di piazze e giardini che si svuotano nelle ore più calde del giorno o sul calar della sera.
Particolarmente interessanti sono gli aneddoti che l’autore racconta riguardo al rapporto con la popolazione. Gli iraniani sono un popolo particolarmente caloroso, accogliente, gentile, sempre pronto a dare una mano o anche semplicemente a fare conversazione. Un occidentale che arriva in Iran però deve fare i conti con la rigida separazione dei sessi in ogni luogo e ovviamente con un abbigliamento femminile che è caratterizzato sempre dalla copertura del capo, quando non addirittura di tutto il corpo. E infatti in un passaggio l’autore racconta che, salendo su un autobus pubblico, si è ritrovato al cospetto di molte donne vestite con il chador, il tipico mantello che copre integralmente il corpo e la testa, lasciando scoperto solo il viso. Il senso di laicità che l’autore aveva ravvisato in giro fino a quel momento, è crollato di colpo: l’imposizione religiosa del velo o del chador come elemento fondante e profondamente caratteristico della società iraniana.
Il libro, che segue gli itinerari di viaggio dell’autore, si conclude con molte informazioni pratiche sul Paese e con una nutrita galleria fotografica che ci permette di visualizzare i racconti contenuti nel libro e ci aiuta ancora di più ad immergerci nella magica atmosfera di un Paese dalla cultura millenaria, ancora per fortuna molto presente e ben conservata in ogni suo angolo.
Beatrice, grazie per il bell’articolo dedicato al mio libro.
L’Iran è veramente un paese affascinante,
del quale è impossibile non innamorarsi per la sua civiltà millenaria e l’incredibile ospotalità della gente.