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Nuove tensioni tra Egitto e Qatar

Sisi Egitto presidente egiziano

Di Sawsan Abu-Husain. Asharq al- Awsat (19/02/2015). Traduzione e sintesi di Ismahan Hassen.

Questo mercoledì, il Qatar ha ritirato il suo ambasciatore dall’Egitto a seguito di una discordanza di opinioni riguardo l’ultima operazione di guerra portata avanti proprio dal Cairo in Libia contro le forze del Daish (ISIS).

Lega Araba Fratellanza MusulmanaSecondo quanto riferito dall’agenzia di stampa statale del Qatar, il ministero degli Esteri avrebbe riferito che la mossa di Doha è arrivata in risposta alle dichiarazioni rilasciate da Tariq Adel, rappresentante egiziano in seno alla Lega Araba, a seguito di un meeting che l’organizzazione ha tenuto nel quartier generale del Cairo, proprio mercoledì. Adel avrebbe infatti sostenuto che le riserve espresse da parte del Qatar riguardo l’intervento militare egiziano in Libia, manifesterebbero “il suo supporto al terrorismo”.

In questo contesto, la Lega Araba ha espresso tutto il suo appoggio all’Egitto, sostenendo che il Cairo ha tutto il diritto di difendersi e di difendere i suoi cittadini, in seguito all’uccisione dei 21 lavoratori copti da parte di individui dichiaratamente appartenenti alle fila degli adepti del califfato islamico. La Lega Araba ha inoltre appoggiato la richiesta egiziana di sciogliere l’embargo militare che vige sulla Libia.

Il Qatar ha però risposto sostenendo che gli attacchi egiziani potrebbero colpire duramente dei civili e hanno rimproverato l’Egitto di non aver rispettato lo statuto della Lega che prevede una fase consultiva prima che qualunque suo Stato membro intraprenda “un’azione militare unilaterale” verso un altro. Il Qatar ha poi rigettato anche la proposta di scioglimento dell’embargo.

In aggiunta alle sue affermazioni sul terrorismo, Adel ha poi dichiarato come la posizione del Qatar dimostri quanto il Paese sia ormai “fuori dal consenso dei Paesi arabi” e “completamente isolato”.

Tuttavia, i sei membri afferenti al Consiglio di Cooperazione del Golfo (CCG), hanno offerto il loro appoggio a Doha. In una dichiarazione rilasciata da Abdullatif al-Zayani, segretario generale dell’organizzazione, egli ha rigettato tutte le accuse lanciate da Adel nei confronti del Qatar, per ciò che riguarda il suo presunto supporto al terrorismo. Zayani ha definito queste accuse come “infondate” e soprattutto in netta contraddizione con lo sforzo profuso dagli Stati arabi e dai membri del CCG nella lotta al terrorismo e all’estremismo a tutti i livelli e su tutti i fronti.

Questo battibecco rischia, però, di riaccendere le tensioni tra Egitto, Qatar e Stati del Golfo.

Bisogna ricordare infatti che nel febbraio e marzo 2014 l’Egitto e alcuni membri del CCG (Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti e Bahrein) avevano ritirato i loro ambasciatori da Doha, a causa del sostegno che il Qatar forniva ai Fratelli Musulmani a seguito della caduta di Mohamed Morsi.

Lo scontro, che aveva raggiunto perfino l’emittente Al-Jazeera, rea di aver portato avanti una deliberata campagna mediatica anti-egiziana, si è poi “risolto” otto mesi dopo quando agli ambasciatori è stato concesso di ritornare a Doha, a seguito di numerosi incontri ufficiali tra le autorità dei vari Paesi.

Sawsan Abu- Husain è giornalista per la versione online del quotidiano Asharq al-Awsat.

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