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Nucleare iraniano: accordo o lascito?

Iran nucleare

Editoriale. The Daily Star Lebanon (03/04/2015). Traduzione e sintesi di Roberta Papaleo.

L’intesa raggiunta ieri tra l’Iran e le potenze mondiali sui “parametri chiave” per prevenire che Teheran abbia l’opportunità di costruire un’arma nucleare è stata alquanto significativa e notevole, dopo otto giorni di negoziati all’ultimo minuto e dopo due anni dal loro primissimo inizio.

ObamaSebbene l’accoro debba ancora essere redatto e sebbene tutti i rappresentanti coinvolti hanno avvertito che c’è ancora molto lavoro da fare nei prossimi mesi, questo sviluppo sembra voler attribuire all’accordo con l’Iran il valore di lascito della presidenza di Barack Obama.

Tuttavia, non è ancora chiaro come il presidente americano intenda vendere il suo piano nei prossimi mesi. Sia all’interno, in termini di Congresso e di pubblico americano, che all’estero, da Israele ai Paesi del Golfo, Obama ha un difficile compito davanti a sé.

Gli iraniani se la sono giocata bene: anche se la loro completa rimozione non è stata ancora concordata, tutte le sanzioni imposte da Stati Uniti, Unione Europea e Nazioni Unite relative al programma nucleare verranno gradualmente eliminate. Mentre i dettagli sono ancora vaghi, tutti i segnali indicano che ciò riabiliterà la capacità iraniana di fare affari, di viaggiare e di sviluppare il proprio apparato militare. Le sanzioni però, avvisano i rappresentati, possono essere ripristinate in qualsiasi momento.

Per quanto durante nei negoziati si è detto che questo accordo renderà il mondo un posto più sicuro, se Obama è davvero preoccupato per il suo lascito, soprattutto in Medio Oriente, dovrà lavorare con l’Iran per incoraggiarlo a ridiventare un membro ordinario della comunità internazionale, e non un Paese che appoggia il conflitto nella regione, direttamente o per procura.

Se così non fosse, quest’accordo lascerà che l’Iran insista nei suo disegni espansionistici.

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