Salve a tutte e tutti, con piacere vi aggiorno su un importante evento che si svolgerà ad Agropoli (Sa) dal 20 al 22 settembre: il Mediterraneo Video Festival. La musica, o meglio la “musica in transito” farà la parte da leone con filmati interessantissimi: immagini e storie, viaggi e contaminazioni, origini e tradizioni, luoghi e modi di essere visti attraverso la musica. Otto i titoli in concorso, che saranno giudicati dalla giuria presieduta da Tony Shargool e composta dal nostro amico Jamal Ouassini e da Alessandro Pesci. E’ stata una scoperta anche per me sapere, leggendo il comunicato stampa che vi riporto qui sotto, che il festival sarà aperto dal video inedito girato in Iran nel 2007, dalla cantante Gianna Nannini, e intitolato “Kamanchè”, come il noto strumento iraniano, diffuso anche al di fuori dell’Iran, con nomi simili. Ecco il comunicato stampa del Mediterraneo Video Festival, da cui potrete apprendere i vari dettagli della manifestazione:
MEDITERRANEO VIDEO FESTIVAL – MUSICA IN TRANSITO
“Dal 20 al 22 settembre 2013 ad Agropoli (SA) va in scena la XVI edizione del Mediterraneo Video Festival, ideato e organizzato dall’associazione culturale Medfest ONLUS con il sostegno del Comune di Agropoli, del Parco Nazionale del Cilento e dei tanti amici del festival che hanno partecipato al Crowdfunding XVI edizione. Il focus della XVI edizione è la “Musica in Transito”. La musica raccontata dalle immagini e dalle storie dei film in programma al festival. In transito come espressione di movimento, di viaggio, di contaminazioni culturali. Scoprire la musica attraverso la narrazione filmica è un occasione per coglierne le origini, luoghi e stili di vita aspetti inediti di civiltà che hanno contaminato la cultura musicale nel mondo Otto i titoli in concorso per l’assegnazione del premio Mediterraneo Video Festival 2013 al miglior documentario della selezione internazionale dalla giuria presieduta da Tony Shargool e composta da Alessandro Pesci e Jamal Ouassini. Tra i film in concorso : Cello Tales di Anne Schiltz Lussemburgo, Tango, No Todo Es Rock di Jacques Goldestein, Francia, 1982 l’Estate di Frank di Salvo Cuccia, Italia, Il Lupo Sul Tamburo, Un viaggio Tra I Musicisti Kazaki di Nello Correale, Italia, Just Play di Dimitri Chimenti, Italia/Francia/Palestina, Aria Tammorra di Andrea Gagliardi, Belgio, Tradinnovazione – Una Musica Glocal di Piero Cannizzaro, Jazzta Prasta Or Wich Are The Bulgarian Notes di Andrey Slabakov, Bulgaria ( http://www.medvideofestival.net/film-in-concorso/).
Ad aprire il festival il 20 settembre nella sezione Extra sarà presentato l’inedito, Kamanchè ; il video è stato registrato durante il viaggio di Gianna Nannini in Iran, nel 2007, e si basa sulla ricerca su strumenti medievali per il progetto Opera Pia De’ Tolomei, di qui l’approccio dei giovani iraniani con tali strumenti, una contaminazione con la musica iraniana basata sulla melodia, che ha portato alla realizzazione del brano Testamento di “Pia come la canto io”, registrato a Teheran presso i Dohol Studio da Reza Asgarzadeh. Tra i film fuori concorso Exodus – Finding Shelter di Tommaso D’Elia e Silvia Bonanni. Il film documenta la storia di un affiatato e determinatissimo gruppo di lavoro che affronta un vero esodo per trovare rifugio in un altro paese. Una delocalizzazione forzata per realizzare un’idea e proseguire un progetto. Il Rototom Sunsplash, festival reggae tra i più grandi del mondo, dopo 16 anni di crescita e successi, messo sotto accusa in Italia deve emigrare per trasferirsi in Spagna.
Transiti e viaggi con storie e significati diversi. L’edizione 2013 del festival aprirà la sua finestra sul mondo al Marocco con la presenza di Jamal Ouassini, (www.ziryab.it) che ci condurrà nella tradizione musicale del mondo arabo nord-africano e mediterraneo. Un cartellone ricco di eventi come lo spazio incontri d’autore sempre dedicato al Marocco con Transiti in Marocco a cura di Giovanna Napolitano . Il fascino delle ambientazioni marocchine raccontate da una scrittrice/viaggiatrice d’eccellenza. La musica che viaggia e la musica in mostra “Il canto, il battito, la memoria” è il titolo di una originalissima mostra sulla liuteria storica del Mezzogiorno ed in particolare sulla chitarra battente a cura di Ciro Caliendo che sarà inaugurata il 21 settembre nell’ambito del festival. I premi speciali Medfest 2013 sono stati assegnati al musicista Daniele Sepe da sempre impegnato nell’incontro e di stili e culture musicali , autore di colonne sonore; e a Marco Missano promettente autore di videoclip che ha ottenuto riconoscimenti in campo nazionale e internazionale tra gli altri con ”Welcome to Babylon” degli A Toys Orchestra, vincitore del Premio PIVI 2012 come migliore regia. Un festival che viaggia si contamina, alla ricerca di linguaggi e storie in paesaggi da scoprire. Incontri, dibattiti con la partecipazione di registi e personalità della cultura del Mediterraneo insieme a raccontare la contemporaneità di quest’area del mondo in modo coinvolgente, interattivo e stimolante per il pubblico. Info: http://www.medvideofestival.net ”
Ingresso Gratuito
background
“Il Mediterraneo Video Festival è un concorso internazionale del cinema. E’ lo spazio dove si incontra e si confronta la cinematografia documentaristica internazionale, con particolare attenzione ad un cinema che riflette la diversità umana e la comprensione delle differenze, che promuove il rispetto delle identità dei luoghi e favorisce il dialogo interculturale. Nel corso degli anni ha premiato autori tra gli altri: Fiorenzo Serra, Claire Simon, Herz Frank, Abdellatif Ben Ammar, Norma Marcos , Anat Even , Antonietta De Lillo, Bruno Lauzi, Fernada Pivano, Matteo Garrone, Leonardo di Costanzo, Giacomo Campiotti, Paolo Benvenuti, Mimmo Calopresti, Shirin Ebadi, Silvano Agosti, Mario Martone, Gillo Pontecorvo, Giuseppe Piccioni, Renzo Rosselini, Alberto Grifi, Roberto Perpignani, Gianfranco Rosi, Giulio Scarpati, Ugo Gregoretti, Marco Baliani.
Il festival ha avviato nel corso degli anni dei laboratori diretti alle scuole Medcinelab. L’attività promuove, in sinergia con programmi didattici, rassegne, corsi sul cinema documentario. Di grande interesse è ACM – Archivio delle culture mediterranee è un patrimonio audiovisivo del paesaggio culturale del Mediterraneo di proprietà dell’ Associazione Medfest ONLUS dal 1998. L’Archivio conserva un interessante patrimonio audiovisivo (film, documentari, cortometraggi), una biblioteca legata al cinema, che rende fruibili, a titolo gratuito, nella forma del prestito e/o della visione, della consultazione. Nel 2000 il patrimonio dell’archivio viene riconosciuto del CICT (Consiglio Internazionale Cinema e Televisione) dell’UNESCO per il suo impegno alla valorizzazione del paesaggio culturale è dà un notevole contributo nel campo dei nuovi linguaggi della comunicazione con particolare attenzione al recupero e alla salvaguardia delle identità culturali del bacino mediterraneo. L’obiettivo è quello di rendere fruibile al pubblico la ricchezza di questo importante patrimonio culturale, che in tal modo potrà essere più facilmente valorizzato e utilizzato a fini divulgativi, in particolare con progetti mirati nelle scuole e nelle università, nel campo della ricerca e dell’informazione allo scopo di sensibilizzare e stimolare una cultura sociale e civile tesa al rispetto e alla tutela del patrimonio artistico/culturale. Info: www.medvideofestival.net ”
Ma non finisce qui perchè, come ho suggerito nel titolo di questo articolo, abbiamo anche le “Finestre sul mondo”, in particolare sul Marocco. Con Jamal Ouassini si viaggerà attraverso le radici musicali del Marocco, scoprendone il fascino e l’influenza sui musicisti anche al di fuori del Marocco. Sarà anche proiettato un filmato di grande valore storico e musicologico, donato da Izza Genini all’Archivio delle Culture Mediterranee del Festival. Anche per questa manifestazione vi riporto il comunicato stampa, in cui troverete altre notizie sull’evento:
“XVI edizione Agropoli (SA) 20/21/22/ Settembre 2013
FINESTRE SUL MONDO : IL MAROCCO
Nello Spazio Finestre sul Mondo Il MediterraneoVideo Festival per questa XVI edizione incontra il Marocco, grazie alla partecipazione speciale del Maestro Jamal Ouassini.
Jamal Ouassini ci condurrà in viaggio alla ricerca della radici musicali e del paesaggio del Marocco, e di come la musica del Marocco abbia affascinato e contaminato musicisti di tutto il mondo. Per l’occasione sarà proiettato un film documentario di grande valore storico ed etno-musicale donato da Izza Genini all’Archivio delle Culture Mediterranee del Festival:
“Tambours Battant”, di Izza Genini, 1999, 52 minuti. Versione originale française; Interpreti : La DEQQA de Marrakech et de Taroudant, Les HMADCHA d’Essaouira, Le groupe tagada LOUZ, La GUERDA de Goulimine, provenienti dall’archivio ACM Archivio della Culture Mediterranee del Mediterraneo Video Festival i Gnawas con i loro costumi variopinti, il loro enorme tamburo appeso al collo e il loro cappello vorticoso in cima alla loro testa sono molto affascinanti. Ascoltando questa musica l’interrogativo è qual è il posto della musica per l’identificazione di un individuo con la sua identità sociale, culturale e religioso, quale è il mistero che rende la musica in grado di collegare un uomo con il mondo, ma anche e soprattutto con se stesso.
L’autrice: Izza Genini Nata a Casablanca nel 1942, in Francia dal 1960. Ha studiato alla Sorbona alla Scuola di Lingue Orientali – Dal 1966 al 1970 è responsabile della ricezione e delle relazioni esterne per il festival Annecy – Dal 1970 al 1986 è direttrice del Club 70, un teatro privato cinema – Dal 1973 è responsabile del Sogeav (ora denominata OHRA), una società dedicata alla produzione di lungometraggi e alla distribuzione della cinematografia marocchina. http://www.marocohra.com
Viaggio a Tangeri con Jamal Ouassini, un viaggio intimo di suoni e immagini per raccontare le radici della musica e di una terra che da sempre affascina e contamina. “Sono di Tangeri, e Tangeri stessa è sempre stata un incrocio di culture: questa fortuna mi è capitata proprio sulle pelle. Suono il violino, sono partito dalla cultura araba per arrivare un po’ dove la musica stessa mi portava. Quindi, il jazz, il flamenco, la musica ebraica, quella classica, la world music in senso lato, sono fondamentali nel mio mondo musicale. Mi sono trovato in sintonia con Paolo Fresu, con Mauro Pagani, con i Fratelli Mancuso, con Moni Ovadia, con Gabriele Mirabassi con la Carboneria Flamenca, ma anche con l’Orchestra del Conservatorio di Santa Cecilia, per fare un esempio ‘ufficiale’. C’è da dire che la musica araba è costruita in modo particolare sull’improvvisazione e in assenza di partiture, forse questo mi ha aiutato, in qualche modo predisposto, ad essere naturalmente aperto alla contaminazione, al dialogo musicale”. Jamal Ouassini .
Transiti in Marocco.Il fascino delle ambientazioni marocchine raccontate da Giovanna Napolitano, scrittrice/viaggiatriced’eccellenza. “C’è una grande differenza tra un turista e un viaggiatore: il turista va a visitare un luogo lontano, rimane per pochi giorni o settimane, e poi torna a casa. Ma il viaggiatore è di casa ovunque egli / ella può essere in visita”. (The Sheltering Sky- Paul Bowles) “
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