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Muhammad Ali Maher .. il maestro del dramma radiofonico che fece infuriare Sadat

Sadat - egyptian radioDi Suzan Atif (al-Masry al-Youm 05/08/2013).

Traduzione e sintesi di Kawkab Tawfik.

Tutto iniziò a Giza, nel bar «Abdullah», dove Mohammed Ali Maher e grandi personalità artistiche e letterarie come Abdel Rahman al-Sharkawy, Nayman Ashur ed altri usavano incontrarsi e dove strinsero una forte amicizia. Così apparve in cielo la sua stella ascendente con l’inizio delle sue trasmissioni radiofoniche. Poi arrivò la Rivoluzione del 26 Luglio, la sua partecipazione attiva al movimento di liberazione e il suo contributo alla fondazione e redazione del giornale “La Repubblica”, avvenimenti che gli permisero di guadagnare ulteriore popolarità.

Mohammed Ali Maher fu uno dei più grandi pionieri del dramma radiofonico a tema religioso, ispirato alle storie del Corano e dei profeti, che gli avvalse il titolo di “maestro del dramma”. Ogni anno nel mese di Ramadan, trasmetteva il suo programma “Dalle più belle storie” che, andato in onda per la prima volta nel 1956, ripercorreva le storie della creazione, di Adamo “Abu el-Bashar” e dei profeti, la biografia di Ibn Hisham, la storia della nazione del Corano, della rinascita della scienza e della religione.

Dal 1969, con il cosiddetto “massacro dei giornalisti”, iniziò a lavorare presso l’amministrazione di una casa farmaceutica fino a quando Sadat non gli permise di ritornare al giornale “La Repubblica” prima della guerra del 1973. In risposta alla promessa degli anni di apertura, scrisse un articolo intitolato “La hamzah sopra la waw della parola mu’allif (autore)”, dove affermava che qualsiasi tregua con il Potere da parte di uno scrittore provocasse la caduta del segno della hamzah dalla lettera waw della parola mu’allif, per diventare così mullif (mescolato), cioè senza una posizione forte e, quindi, fedele al regime. Sadat gli impedì di continuare a lavorare come giornalista, così Maher iniziò un lungo viaggio nei paesi arabi, tra cui Libano e Marocco. Si stabilì a lungo in Libia, dove realizzò la sua celebre opera “L’epica presenza araba” per conto di Muammar Gheddafi.

Nato il 26 luglio 1917, a Tahta, nel governatorato di Suhag, nella stessa città in cui nacque Rifa’ al-Tahtawy, con le sue trasmissioni radiofoniche prima e con quelle televisive poi, Maher contribuì a dare voce agli arabi e a sviluppare e diffondere i movimenti letterari e artistici egiziani  che iniziò a conoscere nel famoso caffè “Abdullah” di Giza.

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