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Marocco: due anni di prigione per un convertito al cristianesimo

cristianesimoHespress (03/09/2013). Il tribunale di primo grado della città di Taounate ha condannato un ragazzo fermato ad Ain Aicha per la sua attività di evangelizzazione e invito al cristianesimo a due anni e mezzo di carcere a al pagamento di 500 dirham di multa. Lo stesso giovane, che lavora come venditore ambulante, ha ammesso di essere legato ad un gruppo di attivisti impegnati nell’evangelizzazione. Il ragazzo ha affermato la sua partecipazione ad incontri in diverse città marocchine e alle sessioni chiamate “lezioni di discepolato”, che si tenevano in un edificio nel centro di Meknès e di altre città. Ha, inoltre, rivelato che i nuovi convertiti alla religione cristiana venivano festeggiati in una casa a Rabat.

L’inchiesta ha svelato anche il metodo di comunicazione tra i lavoratori sul campo e i capi delle cellule missionarie. Infatti, il ragazzo ha dichiarato che utilizzava codici cifrati durante le chiamate telefoniche, per timore delle intercettazioni dei servizi di intelligence.