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Lo scrittore Ahmed Nagi libero in attesa di processo

egitto bandiera egiziana
Dal blog Egitto in movimento di Ludovica Brignola

La corte egiziana ha rilasciato dal carcere temporaneamente lo scrittore Ahmed Nagi, che dovrà osservare il divieto di lasciare il Paese fino al prossimo appello previsto per gennaio 2017.

Nagi era stato incarcerato a febbraio 2016 e sentenziato ad una pena di due anni per oscenità, dopo avere scritto un romanzo che conteneva materiale sessuale troppo esplicito. Ad accusarlo era stato un lettore che si era detto “danneggiato” dalla lettura del libro.

Ma cosa ci può essere scritto in un romanzo di tanto grave da mandare qualcuno in galera nel 2016? Di tutto, dai voraci appetiti sessuali giovanili alle frustrazioni ad esso collegate, fino alle famiglie incestuose. Il romanzo è Vita: istruzioni per l’uso (Il Sirente) e la vicenda ha come protagonista Bassam Bahgat, giovane documentarista del Cairo, sullo sfondo dell’Egitto contemporaneo. Nagi non risparmia nessuno: dipinti nel suo romanzo ci sono un po tutti, dai giovani assetati di sesso nelle strade del Cairo agli squallidi mini-bus nei quali avvengono molti abusi anche se lievi – l’Egitto rimane ad oggi uno dei paesi con tasso più alto al mondo di abusi sessuali – trans, estremisti religiosi, poliziotti con gli occhiali neri, bambini di strada, stranieri in motorino in quartieri altolocati come Maadi, interi distretti che vivono prelevando abusivamente la corrente elettrica dai lampioni. Un ritratto senza peli sulla lingua di una Cairo contemporanea, senza vergogna e soprattutto senza mezzi termini. E sarà proprio il sesto capitolo il responsabile dell’incarcerazione di Nagi, dato che contiene “materiale pornografico e nudità intollerabile” secondo il regime egiziano.

L’arresto dello scrittore ha suscitato le proteste del mondo letterario. Tra i firmatari di una richiesta di liberazione inviata al Presidente egiziano Al-Sisi c’era anche ‘Alaa Al-Aswany, autore di Palazzo Yacoubian.

In un gesto di apertura democratico, il Presidente Al-Sisi lo scorso mese ha annunciato di volere condurre una campagna di scarcerazione per i cittadini egiziani accusati ingiustamente o detenuti senza processo. Ahmed Nagi è tra questi e il suo processo è stato fissato per l’1 gennaio 2017.