L’Iran invierà le sue forze in Yemen?

Di Abdulrahman Al-Rashed. Asharq Al-Awsat (10/03/2016). Traduzione e sintesi di Giusy Regina

Quando al vice capo di stato maggiore delle Forze Armate iraniane è stato chiesto se il suo Paese avrebbe inviato consiglieri militari in Yemen così come è stato per la Siria, la sua risposta è stata tutt’altro che negativa. Egli ha detto infatti che Teheran riconosce la propria responsabilità in entrambi i Paesi.

La presenza dell’Iran in Yemen risale a prima del colpo di stato contro il governo del presidente Abd Rabbo Mansur Hadi dello scorso anno e proprio la sua presenza è stata una delle ragioni principali per cui l’Arabia Saudita ha stipulato un’alleanza militare e ha lanciato un’offensiva in Yemen. Le tensioni si sono acuite ancora di più quando l’Arabia Saudita ha confermato i suoi sospetti sul fatto che ci fosse l’Iran dietro la presa della capitale da parte degli Houthi, inviando enormi spedizioni di armi a loro sostegno.

Dopo la presa del potere con l’aiuto delle forze fedeli al predecessore di Hadi, Ali Abdullah Saleh, Teheran ha detto che avrebbe garantito un volo giornaliero verso Sanaa, ma le esportazioni dell’Iran verso lo Yemen sono sempre state di armi e militanti. E anche dopo lo scoppio della guerra, quando l’aeroporto di Sanaa è stato chiuso e le Nazioni Unite hanno ispezionato tutte le navi dirette verso lo Yemen, l’Iran ha continuato le spedizioni con vari mezzi.

Tutto questo suggerisce che si vuole trasformare lo Yemen in un altra Siria! Ma la domanda è: l’Iran avrà il coraggio di ampliare la cerchia dei combattimenti e portarli fino alla periferia dello Yemen?

In effetti sembra che Teheran stia mandando un messaggio dopo gli ultimi sviluppi positivi sullo Yemen – come i negoziati, gli scambi di prigionieri e la consegna di aiuti. Dunque è nell’interesse di Teheran mantenere i combattimenti in corso al fine di distrarre gli Stati del Golfo in questa guerra e raggiungere la vittoria in Siria, dove sta combattendo al fianco della Russia.

Se consideriamo lo scenario peggiore, e cioè che l’Iran invii le sue truppe in Yemen espandendo il territorio dei combattimenti, diventa lecita la domanda: sarà l’Iran davvero vincere? 

All’Iran non manca certo il coraggio di compromettersi ancora di più nello Yemen, ma questo gli si ritorcerà contro militarmente e politicamente. E forse è proprio questo di cui Riyadh ha bisogno al fine di dimostrare che la minaccia iraniana è addirittura aumentata dopo l’accordo nucleare.

Abdulrahman Al-Rashed è il direttore generale di Al-Arabiya Tv ed è anche l’ex redattore capo di Asharq Al-Awsat.

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1 commento

  1. The truth
    11 Marzo 2016

    Ahahahah….penso che l’Iran sia più intelligente dell’Arabia saudita.. non si farà mai coinvolgere militarmente nello yemen. E poi in guerra contro l’invasore saudita ci sono anche i sunniti dell’esercito yemenita filo-saleh ciò significa che per il popolo yemenita il male è proprio il regime saudita. L’Iran non ha bisogno di una guerra nello yemen per nascondere la siria, li hanno già vinto dopo l’entrata in guerra della Russia. Più che altro bisogna invece ricordare che sono i sauditi invece che hanno finanziato e armato migliaia di terroristi sia in Libia che in Siria ingerendo negli affari di Tripoli e Damasco. Sono i sauditi il vero problema e il mondo che non viene corrotto a suon di petro-dollari ne è a conoscenza…. ovvero l’80% della popolazione mondiale.

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