Asharq Al-Awsat (14/05/2013). 15 persone sono state uccise e almeno 30 sono rimaste ferite a causa di un’autobomba parcheggiata nei pressi dell’ospedale el-Jala di Bengasi. Il viceministro dell’Interno Abdullah Massoud ha confermato in numero dei morti e dei feriti, distruggendo completamente un ristorante e danneggiando gravemente gli edifici vicini. È la terza nel giro di quattro giorni.
Bengasi è la seconda città più grande della Libia e la culla della rivoluzione che ha rovesciato il colonnello Muammar Gheddafi.
L’esplosione ha avuto luogo nei pressi di un ristorante nel parcheggio vicino all’ospedale e un testimone oculare ha detto: «Ho visto la gente essere trascinata e alcuni di loro sono stati presi tra le vittime».
Traduzione di Teresa Uomo
gianluca
14 Maggio 2013..non c’è pace per i paesi della madre Africa..li chiamano ‘emergenti’..però devono svilupparsi..questi paesi, secondo le leggi della globalizzazione..questo nuovo colonialismo,molto più subdolo dei dittatori che gli americani o i russi appoggiavano in Egitto in Libia ecc..questo colonialismo ha il sapore di nuovo ordine mondiale..ma i giornali non scrivono la verità, la distorcono ,usano aggettivi come ”PRIMAVERA” e adesso.. ”INVERNO” le parole PESANO sui vivi e sui morti..ma si vuole colpire l’immaginario collettivo..per continuare a condizionare il pensiero delle persone..invece è grande il bisogno di autodeterminazione dei popoli africani che hanno bisogno di essere liberi da qualsiasi tipo di colonialismo !