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Libano: L’Insondable Surface, la superficie come soggetto

beirutDaily Star Lb (15/04/2013). L’Insondable Surface è la mostra ora in corso all’Espace Montaigne dell’istituto francese di Beirut. Dipinti, fotografie e sculture di 11 artisti mostrano tutti il paesaggio, rappresentandone la superficie e l’impatto del nostro passaggio su di essa. Tra le opere esposte ci sono le due foto 90×90 dal titolo Guerre Civile di Fouad ElKoury: entrambe catturano edifici collassati del quartiere Shiyah di Beirut, in Hayy al-Madi. Si passa poi ai dipinti di Oussama Baalbaki, di cui colpisce l’acrilico su tela senza titolo, 90×120, che rappresenta un’automobile bruciata su una strada abbandonata, dall’aspetto monocromatico. L’Abime appelle l’Abime è una serie composta di ben sedici opere di acrilico su tela 55×65 che l’artista Tagreed Darghouth ha disposto una accanto all’altra per accentuarne l’impatto. Una serie di crateri trasmettono la volontà umana di distruggere come se la superficie della Terra fosse destinata a diventare presto un enorme abisso. C’è poi il contributo di Nadia Safieddine che è un olio su tela, 250×200, dal titolo Bourbier, dove la perpetua razzia sociale, architettonica e politca del Libano viene descritta attraverso spessi strati di rosso, marrone e nero. L’Insondable Surface è visitabile fino a giovedì 18 aprile.