El Wafd (04/12/2012). Traduzione di Luca Pavone
Secondo l’analisi del giornale americano Usa Today, l’esercito egiziano non interverrà e non si opporrà alla nuova “Costituzione della Fratellanza”, poichè il nuovo documento costituzionale preserva l’indipendenza delle forze armate e non interferisce negli affari dell’esercito. Secondo il giornale, i vertici militari stanno monitorando la situazione ma è molto poco probabile che si decida di nuovo di intervenire negli affari politici del paese.
La nuova costituzione preserva infatti il completo controllo dell’esercito sul proprio budget interno, nonchè il suo ruolo in politica estera (pace con Israele e di conseguenza grossi aiuti finanziari da parte dell’America).
Anche il giornale Times conferma l’impressione di un accordo tra Fratelli Musulmani ed esercito, scrivendo: “i rappresentanti delle forze armate non si sono ritirati dalla costituente e non hanno mosso un dito o detto una parola sulla nuova svolta dittatoriale del presidente Morsi”. L’esercito sembra aver quindi previsto con largo anticipo lo scenario di una vittoria degli islamisti e non ha esitato a “pilotare” la rivoluzione a proprio favore.
Alcuni rappresentanti dell’opposizione hanno addirittura invocato un golpe militare dell’esercito per fermare l’inarrestabile ascesa al potere dei Fratelli Musulmani, ma lo scenario resta al momento quasi impossibile, a meno che non avvenga un deterioramento della sicurezza tale da costringere le forze armate a scendere di nuovo per le strade.
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