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L’Egitto guarda alla finanza islamica

bank_796951414Ahram Online (01/05/2013). L’Egitto guarda alla finanza islamica (compatibile quindi ai principi della shari’a) come strumento di crescita economica e di sviluppo, soprattuto dopo l’ok del Senato alla legge (sebbene ancora allo studio dell’università di Al Azhar)che autorizza i bond islamici, chiamati in arabo sukuk. In cosa consistono? I sukuk sono la versione islamica delle obbligazioni, fanno riferimento alla legge coranica che vieta l’interesse e la speculazione, rendendo l’investimento sicuro e lontano dalle incertezze finanziarie. Sono simili alle obbligazioni tradizionali garantite da attività, ma non si basano su un tasso d’interesse fisso. Il ricavo degli investitori deriva dall’affitto e dalla vendita di attività tangibili come, ad esempio, i beni immobili.

Secondo Ahmad El Naggar, consigliere del ministro dell’Economia egiziano, i bond islamici potrebbero fruttare fino a 15 milioni di dollari annui grazie a investimenti nazionali e stranieri. Naggar ha poi aggiunto che molti progetti nazionali sono in attesa di essere finanziati attraverso i sukuk (linee ferroviarie, centrali elettriche e progetti immobiliari).