Di Yousef Shaykhu. Orient-News (26/01/2014). Traduzione di Claudia Avolio.
Il film “Return to Homs” (al-‘awda ila’ Homs in arabo) si è aggiudicato il World Cinema Grand Jury Price For Documentary al Sundance Festival svoltosi a Park City – Utah (Stati Uniti) dal 16 al 26 gennaio. La pellicola, diretta dal regista siriano Talal Derki, offre uno spaccato delle prime proteste del tutto pacifiche intraprese in Siria e delle circostanze che hanno portato al passaggio all’azione armata.
Quella che ci viene proposta è la vita di tutti i giorni dei protagonisti, che si svolge ad Homs, e che è incarnata soprattutto dal “cantante della rivoluzione” Abdel Basset As-Sarout. Alle manifestazioni pacifiche tra canti e danze contrapposti ai carri armati, si alternano i momenti che vedono i protagonisti obbligati ad imbracciare le armi, con la città di Homs che viene posta sotto assedio.
Prodotto da Orwa Nyrabia per la Proaction Film e girato oltre che da Derki e dallo stesso Nyrabia anche da Kahtan Hassoun e Ossama al-Homsi, il documentario ripercorre coi suoi protagonisti tutti i particolari delle loro vite e delle trasformazioni cui vanno incontro, presentandoci un’istantanea dell’esperienza della rivoluzione siriana, e di Homs in particolare. Il regista Talal Derki ha dedicato il premio proprio a Homs e a chi “è privato di cibo e medicine e resta ben saldo nonostante tutto, ora che lo stato d’assedio è giunto quasi al suo giorno numero 600”.
Talal Derki ha confessato ad Orient Net che le riprese hanno rischiato di fermarsi poiché costituivano una minaccia per i protagonisti che potevano finire in prigione o essere uccisi, e lo stesso poteva toccare alla troupe. Il film è stato proiettato in anteprima mondiale lo scorso novembre nella serata inaugurale del Festival internazionale del Documentario di Amsterdam (IDFA). La co-produzione siriana-tedesca ha ricevuto il supporto di istituti culturali e media e ha visto la partecipazione del tedesco Hans Robert Eisenhower e di Diana El Jeiroudi.
In una nota rilasciata alla stampa, Orwa Nyrabia ha detto che questo premio sottintende che i siriani non sono soli e che il festival ha contribuito a far conoscere al pubblico americano uno straordinario racconto della Siria. Svezia, Grecia, Repubblica Ceca, Londra, Ginevra, Parigi, Istanbul e Bologna (tra le altre) sono le prossime tappe del film. Ricordiamo che il Sundance Festival è stato creato nel 1981 da Robert Redford per dare spazio al cinema indipendente.
Qui, il trailer del film “Return to Homs”