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La lira turca inizia a circolare a Idlib dopo il crollo della valuta siriana

Dopo il crollo della lira siriana le autorità locali della regione di Idlib hanno deciso di adottare la valuta turca anche per gli scambi giornalieri

di redazione Al-Elaph, (15/05/2020). Traduzione e sintesi di Pietro Menghini.

Idlib: secondo quanto riportato da France Press, dopo il crollo della lira siriana, questo mese le autorità locali nelle regioni controllate dai combattenti e dai jihadisti nel nordovest della Siria, hanno adottato la valuta turca per tutte le transazioni economiche. Questa decisione è stata presa prima dell’entrata in vigore della legge “Caesar”, con cui gli Stati Uniti impongono nuove sanzioni al regime siriano e che porterà, secondo gli analisti, ad un nuovo crollo della valuta siriana.

Il responsabile economico del Governo di Salvezza Nazionale, Basil ‘Abd al-‘Aziz, ha dichiarato a France Press che “le direttive economiche, commerciali e sui tassi di cambio emanate dal governo, mirano ad assicurarsi valuta turca di piccolo taglio da utilizzare nelle regioni liberate, rimpiazzando la valuta siriana”. L’inviato di France Press a Sarmada (Idlib) ha dichiarato di aver visto buste di plastica piene di carta moneta e monete turche di piccolo taglio nella camera di commercio locale. Il tasso di cambio della lira siriana ha sorpassato le 3000 lire al dollaro la settimana scorsa, prima di abbassarsi nuovamente. Questo ha causato un rincaro dei prezzi senza precedenti, che ha portato alle dimissioni del capo del governo siriano ‘Emad Khamis.

L’innalzamento del tasso di cambio ha segnato l’adozione della valuta turca di piccolo taglio nelle transazioni tra i cittadini nella regione di Idlib, dopo che questa era già in uso per le operazioni commerciali più consistenti. Il Governo di Salvezza Nazionale ha stabilito il prezzo di una busta di pane da 10 pagnotte a due lire turche.

L’ufficio delle Nazioni Unite per gli Affari Umanitari ha dichiarato venerdì [scorso N.d.R] che “le autorità locali di Idlib e di Aleppo nord hanno cominciato ad adottare misure per rimpiazzare la lira siriana con quella turca o con il dollaro americano, sia negli scambi ufficiali, sia in quelli giornalieri, per il pagamento dei salari e per aggirare l’instabilità del tasso di cambio”. ‘Abd al-‘Aziz ha spiegato che queste misure sono sentite come necessarie per creare una separazione tra l’economia del regime e quella delle zone liberate, sopratutto dopo la chiusura di numerosi esercizi commerciali e fabbriche.

Al-‘Aziz ha inoltre dichiarato che il Governo di Salvezza Nazionale ha cominciato già dal mese scorso a pagare gli stipendi dei suoi impiegati in lire turche. Ciò non significa la totale sostituzione della lira siriana con quella turca, come ha spiegato al-‘Aziz, che poi ha aggiunto che sarà “la domanda e l’offerta a decidere, la gente cerca la valuta più stabile”. In questo modo Idlib si unisce alle altre regioni nel nord della Siria, da Jarabulus ad ‘Afrin, che hanno iniziato ad adottare la valuta turca dal 2016 in poi, con l’ingresso delle truppe turche nei loro territori. Il capo del governo siriano ad interim, ‘Abd al-Rahman Mustafa, ha dichiarato in un tweet che le autorità di Aleppo nord seguiranno presto lo stesso esempio.

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