Di Diana Moukalled. Al-Arabiya (31/08/2016). Traduzione e sintesi di Roberta Papaleo.
Non sono stati estremisti islamici a promuovere il divieto del burkini in Francia, né uomini di stampo conservatore o tradizionalista, bensì sono stati i laici della repubblica di Francia. Secondo quanto riportato dai media occidentali, questi laici si sono congratulati con la polizia francese quando i suoi agenti hanno ordinato a una donna sulla spiaggia di Nizza di togliersi alcuni dei suoi indumenti per via del controverso divieto del burkini, che lei stava appunto indossando.
Quanti sostengono il divieto del burkini hanno dichiarato che dal momento che la donna ha accettato di togliersi alcuni indumenti e di rimanere comunque in spiaggia, prova che è stata lei a scegliere di togliersi l’hijab. Ma in realtà, è stata insultata due volte dagli ordini dei poliziotti: il primo insulto consisteva nel fatto che lei non potesse indossare il burkini; il secondo è stato forzarla a rimanere in spiaggia senza che lo indossasse. Sul perché non se ne sia andata a casa, nessuno può saperlo se non lei, non abbiamo il diritto di questionare le sue decisioni.
Persone laiche che strillano a una donna di andarsene a casa ricorda tanto quanto accaduto a molte donne arabe e musulmane che hanno provato a sfidare le proibizioni sull’abbigliamento imposte dalle loro società, a che sono state rimproverate e mandate a casa. In questo caso, il laicismo francese è sembrato attaccare le scelte delle donne.
Diana Moukalled scrive per Asharq al-Awsat, Al-Hayat e Al-Wasat. È anche editore web per la libanese Future Television, dove conduce lo show Bil Ayn Al-Mojarada (A occhio nudo).
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