Arab Times (29/4/2012). Il deputato kuwaitiano Shaya al-Shaya ha proposto al parlamento di accelerare la votazione sull’emendamento al codice penale che stabilisce la pena di morte per blasfemia. Un provvedimento urgente, secondo lui, “per dissuadere coloro che di tanto in tanto pronunciano affermazioni diffamatorie contro il profeta Mohamed e le sue mogli”. Di diversa opinione è il deputato Abdulhamid Dashti, che ha messo in guardia sull’ “ingiustificabile clima di allarme” prodotto da alcune forze politiche per “inquinare le leggi dello stato”. I casi qualificati come insulto al profeta dell’islam, ha aggiunto, “vengono sfruttati per scopi personali, ideologici e di altro tipo”.
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Carlotta Caldonazzo
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