Di Abdullah Iskandar. Al-Hayat (03/03/2013). Traduzione e sintesi di Cristina Gulfi
Il primo viaggio ufficiale di John Kerry da Segretario di Stato americano giunge all’apice con l’incontro a Riyadh con i ministri del Consiglio di Cooperazione del Golfo. Aver scelto il Medio Oriente come prima visita internazionale indica chiaramente una rivitalizzazione della politica americana in una parte del mondo dimenticata durante tutto il primo mandato del Presidente Obama. Sono proprio questi paesi ad aver sentito di più la mancanza di un ruolo attivo degli Stati Uniti, alleato strategico e partner fondamentale. L’incontro rappresenta dunque un’occasione per rinnovare l’equilibrio delle relazioni tra le due parti.
Questione energetica a parte, le posizioni espresse da Kerry nel corso viaggio in Europa, Turchia ed Egitto non coincidono con le preoccupazioni del Consiglio di Cooperazione del Golfo, soprattutto riguardo alle tre questioni cruciali: Palestina, Siria e Iran.
Rispetto alla prima, molto probabilmente Kerry non riuscirà a rassicurare sul fatto che gli Stati Uniti intendono promuovere il processo di pace e la soluzione dei due Stati.
Ma ciò che turba davvero al momento è lo sviluppo della crisi siriana. Da una parte l’opposizione armata non riesce a raggiungere un equilibrio di potere militare rispetto al regime; dall’altra il conflitto settario minaccia di estendersi a quei paesi della regione caratterizzati da una struttura sociale pluriconfessionale, con continue interferenze da parte dell’Iran.
C’è poi la controversa questione iraniana. È opinione che il ritiro degli Stati Uniti dall’Iraq abbia permesso all’Iran di colmare un vuoto e di estendere la propria influenza anche nei paesi del Consiglio di Cooperazione del Golfo e in Yemen, senza che l’amministrazione americana mostri alcuna nessuna preoccupazione al riguardo.
D’altra parte, il Consiglio di Cooperazione del Golfo chiede garanzie sul nucleare per quanto riguarda l’aspetto militare, ma anche la sicurezza degli impianti. Cosa farà Kerry farà per rassicurare i paesi arabi del Golfo sulla politica americana nella regione?
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