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Israele: mostra su Erode, tra i palestinesi è polemica

erodeDaily Star Lebanon (17/02/2013). La prima grande mostra sulla controversa figura biblica di Erode, ricordato da molti in Israele per aver ricostruito il tempio giudaico due millenni fa. La mostra include busti e statue del periodo in cui i Romani occuparono l’antica Palestina e proclamarono Erode re della Giudea. Il pezzo forte è la ricostruzione di una parte del mausoleo di Erode, che ospitava secondo gli esperti il suo sarcofago. I palestinesi contestano il fatto che molti dei manufatti esposti sono stati presi dalla occupata West Bank. Nella fattispecie, i palestinesi dicono che i manufatti sono stati rimossi senza il loro consenso dall’Herodium, il palazzo sottoterra di Erode non molto distante da Gerusalemme. Il ministro palestinese per il Turismo e le Antichità, Rula Ma’ayah, ha detto alla Reuters che tutte le attività archeologiche di israele nella West Bank sono illegali.

“Molti siti di scavo [nei territori palestinesi] ricadono sotto il controllo israeliano”, ha affermato il ministro, “e noi non siamo in grado di raggiungerli. Ogni opera di scavo nei territori occupati è contro la legge, ma Israele ne compie e anche quando non scava, non permette a noi di farlo”. Il direttore del museo israeliano James Snyder ha detto invece che gli scavi archeologici nella West Bank sono stati portati avanti in linea con convenzioni internazionali e protocolli stesi negli accordi di pace israelo-palestinesi. Snyder si è inoltre detto all’oscuro delle polemiche sorte da parte dei funzionari archeologici palestinesi circa la mostra su Erode e che non c’era modo di prendere in esame i manufatti di Herodium sul posto. I relitti, ha continuato il direttore, alla fine tornerebbero a Herodium una volta messe su le strutture per ospitarli.