(Agenzie) Avraham Burg, ex presidente della Knesset israeliana ed ex presidente dell’Agenzia Ebraica per la Palestina, ha annunciato la sua intenzione di aderire al Fronte Democratico per la Pace e l’Uguaglianza (Hadash), partito comunista arabo-israeliano.
Borg ha spiegato che la sua decisione deriva dal suo desiderio di fuggire dal “nazionalismo ebraico”, dichiarando che aderirà alla lista araba delle prossime elezioni legislative in Israele a condizione che venga assicurata anche la partecipazione di altri ebrei, con lo scopo di creare una lista più condivisa e variegata.
Da vecchio socialista non capisco perché rinunciare alla possibilità di costruire in Israele una sinistra unitaria e progressista in grado di rappresentare gli ebrei e gli arabi che mirano ad un futuro di pace e di vera democrazia per il Paese.
Che senso ha lottare in un piccolo partitino comunista arabo che raccoglie forse il consenso di qualche ebreo ulteriore.
Solo l’unità delle forze di sinistra può rappresentare forse un’alternativa alla destra reazionaria di Israele olio almeno una opposizione efficace.
Saluti. Bruno