Le Forze di Difesa Israeliane hanno bombardato domenica il confine libanese per il quarto giorno consecutivo, con l’obiettivo di scoraggiare un attacco da parte di Hezbollah, secondo The Times of Israel.
Il leader del gruppo, Hassan Nasrallah, ha più volte giurato vendetta per l’assassinio di Samir Kuntar avvenuto due settimane fa e attribuito a Israele.
Per prevenire la risposta, l’esercito ha sparato colpi di artiglieria alla recinzione di confine. Secondo quanto riportato dall’esercito, si prevedeva che Hezbollah potesse lanciare un attacco approfittando del maltempo e della scarsa visibilità.
Domenica, Nasrallah ha ribadito le minacce di vendetta, dicendo che la rappresaglia avverrà “certamente”. I suoi commenti fanno eco a quelli della settimana precedente, in cui aveva dichiarato come “inevitabile” la ritorsione per l’assassinio di Kuntar.
Samir Kuntar è stato ucciso in un attacco aereo su un edificio nei pressi di Damasco il 19 dicembre 2015. Nel periodo immediatamente successivo all’incidente, Nasrallah ha affermato che Israele potrebbe aver coordinato il colpo con i ribelli siriani che operano nella zona.
Non c’è alcuna conferma ufficiale israeliana dell’attacco, anche se i funzionari hanno espresso soddisfazione per la morte di Kuntar. Secondo alcuni osservatori israeliani, Kuntar era parte di un gruppo che stava progettando attacchi contro Israele.