Elaph (03/02/2013). Uno studio del Centro per i diritti umani e lo sviluppo civile di Babil mette in luce un aumento dell’esposizione dei bambini alla violenza pari al 60 percento in più negli ultimi anni. Circa il 55 percento dei genitori avrebbe dichiarato di ricorrere alla violenza più spesso a partire dal 2003, a causa delle condizioni economiche e della sicurezza. Un report diffuso dal ministero del Lavoro e degli Affari Sociali ha rivelato che 5 bambini su 6 sono esposti a violenze famigliari. Hatem Abdullah, studioso di Sociologia, afferma che ogni anno in Iraq sono migliaia i casi di violenza sui minori, che assume diverse forme, dall’uso della forza fisica contro i bambini, all’abuso psicologico e sessuale.
La ricercatrice in campo sociale Lamia Farouk ascrive alcuni comportamenti violenti contro i bambini al disequilibrio nei rapporti tra membri di una stessa famiglia. “La disoccupazione sta giocando un grosso ruolo nell’incendiare i rapporti tra il padre e gli altri componenti della famiglia,” dice la studiosa, che prosegue parlando di “una prevalenza di valori sbagliati e comportamenti legati a un certo retaggio socioculturale. Ci sono ancora molti genitori che credono nella violenza come metodo educativo”. Stando alle stime, attualmente ci sono in Iraq circa 16 milioni tra bambini ed adolescenti.
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