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Iraq: attentati continui, per la politica sono legati al vertice arabo e ai fatti siriani

Dar al-Hayat (24/02/2012). Decine di autobombe ed esplosivi improvvisati sono deflagrati in tutto l’Iraq, da nord a sud attraversando anche Baghdad, e hanno causato l’uccisione ed il ferimento di 480 persone. E’ stato uno degli attacchi più feroci degli ultimi mesi, venendo tralaltro a coincidere con gli ultimi preparativi dell’Iraq in vista del vertice arabo che qui sarà ospitato. Malgrado la profonda crisi nella sicurezza e la chiusura di molte strade principali, infatti, ieri mattina il parlamento ha proseguito nelle discussioni circa l’ammontare di denaro che il Paese sarà in grado di spendere per organizzare l’evento. Secondo il presidente del parlamento Usama al-Nujaifi le bombe sarebbero “mirate a fomentare la fiamma della sovversione tra la gente irachena, ostacolando il vertice arabo e la conferenza nazionale”. Nelle sue parole ha definito gli incidenti come “un chiaro riferimento all’ingerenza di parti terze che cercano di esportare i loro problemi interni in Iraq”. Alcuni politici, inoltre, collegano i fatti alla questione del vice presidente Tareq al-Hashemi e a ciò che sta avvenendo nell’ambito della crisi siriana.