(El País). Due attrici iraniane, Sadaf Taherian e Chakameh Chamanmah, si sono viste costrette a lasciare il Paese dopo che le autorità le hanno etichettate come “immorali”, impedendogli di tornare a recitare. Il loro crimine? Aver postato online delle foto nelle quali non indossano il velo.
La Taherian, che si è rifugiata nel vicino emirato di Dubai, ha ammesso di essersi trattato di un gesto di protesta, ma si è detta sorpresa del grado di pressione di cui è stata vittima. La Chamanmah, che pare se ne vada negli Stati Uniti, non ha rilasciato commenti.
Sadaf Taherian ha raccontato in un un’intervista con la giornalista e attivista iraniana Masih Alinejad che ha postato le foto senza velo “in protesta alle rigide leggi che obbligano le donne in Iran a coprirsi il capo”. Non è la prima a farlo: dopo che la stessa Alinejad aveva lanciato sui social la campagna My Stealthy Freedom, sono state molte le iraniane a postare delle loro immagini con i capelli scoperti.
Alcuni giorni dopo, Chakameh Chamanmah ha postato su Instagram diverse foto la chioma al vento. Anche se non ha rilasciato commenti, alcuni suoi familiari hanno spiegato che “ha scelto di apparire in questo modo in conformità con la cultura sociale del Paese nel quale ha emigrato”. La reazione è stata immediata: gruppi di pressione online hanno iniziato a lasciare commenti offensivi e maschilisti.
Le foto delle due attrici hanno chiamato l’attenzione del ministero della Cultura e dell’Orientamento Islamico, dal quale dipendono le autorizzazioni per la pubblicazione e diffusione di libri, film, opere teatrali e mezzi di comunicazione. “Dal punto di vista del ministero, queste due attrici non sono considerate artiste […] e non hanno il permesso di continuare a recitare”, ha detto il portavoce del ministero, Hosein Noushabadi.
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