Medio Oriente News Zoom

Io partecipo

di Sami El-Behiri. Elaph (11/01/2015). Traduzione e sintesi di Silvia Di Cesare. 

Sono scioccato per le morti avvenute per mano dei terroristi in Iraq, Yemen, Siria o Libia. Detesto e odio il fatto che delle persone siano morte per mano di Daish, Al Qaeda, Al Nusra o qualsiasi fronte battente bandiera islamica. Ho iniziato a provare vergogna per il mio essere musulmano, per essere nato in questo paese, per il colore della mia pelle e per il mio accento, ma questo fa parte della mia storia e del mio futuro.

Per la prima volta ho detto, gridato: “ come sarebbe bello non essere musulmano, come sarebbe bello essere buddista”.

Questa settimana voglio parlare del terrorismo che ha avuto luogo in Francia contro la rivista Charlie Hebdo e delle vignette, offensive e non nei confronti dell’Islam, che questa rivista ha pubblicato.

L’omicidio eseguito in una forma così brutale dimostra che i musulmani non sono riusciti a integrarsi con la cultura, producendo questi mostri, questi strumenti di morte.

Questo attacco dimostra che i musulmani non hanno imparato niente dalle società che li hanno accolti e che gli hanno una cittadinanza e la possibilità di vivere una vita libera e dignitosa.

Non sono riconoscenti, sono delle creature cattive che mordono la mano che gli ha dato da mangiare. Sono stati educati all’odio, sono creature frustate.

Se i musulmani temono per la loro religione a causa di qualche disegno, di un articolo o di un libro, questi musulmani dovrebbero rivedere la loro religione e la forza della loro fede. A un libro si risponde con un libro, a un articolo con un altro articolo a un disegno con un disegno, e non con le mitragliatrici.

Gli attentati alla redazione di Charlie Hebdo e al supermercato kosher sono una sconfitta per l’intero movimento estremista islamico perché non porterà a nulla, se non ad un aumento dell’odio nei confronti dei musulmani. Se i musulmani non si distaccano da queste pratiche, questa follia non si fermerà e loro ne saranno le principali vittime. Il silenzio di molti musulmani nei confronti di questi crimini non sarà più accettabile, ma rappresenterà un implicito consenso verso questi atti. Perché il silenzio in questi casi è una forma di complicità.

Vorrei chiedere a questi criminali: chi vi finanzia? chi vi dirige?. Ditemi chi offende di più l’Islam, la rivista Charlie Hebdo o l’organizzazione Daish? Una caricatura o le decapitazioni e le uccisioni fatte sotto i grandi applausi e le grida “Allah è grande”?

Vorrei poter essere a Parigi per partecipare a un grande evento internazionale, ma partecipo con la mia penna.

Vai all’originale