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Gli emiri giocano a Risiko

Internazionale  a Ferrara. Sabato 6 ottobre 2012

Definirei “giovane” l’incontro di sabato con Sultan Al-Qassemi  giornalista di Ash-Sharja negli Emirati Arabi e Maryam Al-Khawaja vicepresidente del Bahrain Centre for Human Rights.  Chiari e determinati i giovani attivisti hanno raccontato come i paesi del Golfo e l’Arabia Saudita hanno reagito alle proteste nel mondo arabo.  Il blogger Al-Qassemi ha spiegato come l’Arabia Saudita sta impiegando i proventi del petrolio per affermare la sua presenza culturale in tutti i paesi arabi.

La monarchia assoluta saudita custode dei luoghi santi dell’Islam sunnita non tollera deviazioni religiose e ingerenze nella sua politica conservatrice e repressiva. La sua potenza economica le permette di violare i diritti umani senza nessun rimprovero dall’Occidente che dipende dal suo petrolio. Lontani anche in Qatar dalla democrazia e dal riconoscimento dei diritti umani fondamentali , l’emiro, proprietario assoluto del regno ricchissimo di gas naturale, ha imposto la sua influenza sicuramente per bilanciare il potere saudita. Sembra che il suo denaro finanzi i movimenti  salafiti e il terrorismo arabo nel mondo ma la sua emittente televisiva  Al-Jazira è diventata la paladina dell’informazione nel mondo arabo in contrasto con le tv di stato che attuavano una costante censura sull’informazione.

Se i paesi arabi del Golfo si controllano a vicenda nel piccolo regno assoluto del Bahrain la protesta è stata clamorosa. Sedata dall’intervento saudita la protesta continua ancora anche se i mezzi di informazione la tacciono. Anche qui la ricchezza appartiene alla famiglia regnante ma stranamente in Bahrain i premi di denaro per comprare il silenzio come avvenuto in Arabia Saudita, non sono stati graditi e la protesta è continuata.

Maryam Al-Khawaja, figlia dell’attivista Abdulhadi Al-Khawaja, denuncia la totale mancanza dei diritti fondamentali in Bahrain e la strumentalizzazione della rivolta da parte del potere che ha distratto l’opinione internazionale dai veri problemi del paese con la falsa notizia di rivalità fra musulmani sciiti e sunniti. Le bugie di regime hanno spostato l’attenzione su un settarismo che non esiste e che serve al regime per nascondere la crudeltà del suo potere. Qassemi e Al-Khawaja sono l’espressione di quella nuova generazione libera di pensare e di esprimersi nata nei paesi arabi grazie a studi all’estero e alla diffusione del web. La loro missione è quella di spiegarci cosa sono in realtà i paesi arabi fino ad oggi strumentalizzati dai loro capi di stato e da un potere religioso colluso con il potere politico.

Enrica Schivardi