AlArab (23/03/2019). Traduzione e sintesi di Dario Giustini.
Durante un’intervista con l’agenzia di stampa cinese Xinhua, Mansour Batish, ministro dell’economia libanese, ha affermato che il Libano punta a rafforzare le relazioni con la Cina, il suo secondo partner commerciale, e ad accrescere il volume di investimenti e scambi commerciali tra i due paesi.
Secondo la testata cinese “la bilancia commerciale tra i due paesi pende fortemente verso la Cina, e un tentativo di riequilibrarla può essere utile a rafforzare le relazioni politiche”. Batish ha evidenziato che il Libano importa merci per oltre un miliardo di dollari dalla Cina, mentre le esportazioni non superano i 60 milioni. Le cifre della dogana libanese lo confermano: la Cina è il principale importatore di merci, in prevalenza prodotti elettronici, plastica, mobili e autovetture, mentre le esportazioni libanesi in Cina sono soprattutto rame, plastica, bevande e cacao: “abbiamo molti prodotti di qualità, e intendiamo promuoverli sul mercato cinese” ha commentato il ministro.
Batish ha riconosciuto che il Libano può essere una piattaforma molto importante per gli investimenti cinesi, anche nella piccola e media impresa: “Il Libano è piccolo, ma presenta numerose occasioni di investimento”, accennando anche al potenziale ruolo del paese nella futura ricostruzione dello stato siriano.
Ha precisato che Beirut accoglierà l’arrivo dell’expertise cinese per avviare i progetti del nuovo programma di sviluppo economico, esposto dal governo libanese alla conferenza CEDRE.
La Conferenza internazionale CEDRE per il sostegno all’economia libanese, tenutasi il 6 aprile 2018 a Parigi, aveva previsto l’erogazione di 11 miliardi di dollari al Libano, sotto forma di prestiti e interventi di rinnovamento delle infrastrutture, per risollevare l’economia del paese.
Il ministro ha poi detto di aver discusso recentemente con l’ambasciatore cinese in Libano, Wang Kejian, della possibile collaborazione tra i due paesi in materia di commercio, cultura e turismo. E ha chiarito che il Libano sarà lieto di partecipare al secondo appuntamento del Road and Belt Forum, che si terrà questo aprile a Pechino. L’iniziativa, lanciata dalla Cina nel 2013, punta ad intensificare i legami economici tra i 65 paesi partecipanti, e a dare un nuovo impulso al commercio mondiale tramite connessioni infrastrutturali via mare e via terra che uniscano l’Asia con l’Europa e l’Africa sull’antica rotta commerciale della Via della Seta.
Come Ministro dell’Economia, Batish ha ricordato che la sua priorità è abbassare il deficit commerciale libanese, quest’anno oltre i 16 miliardi di dollari: “ogni anno importiamo più di 20 miliardi di dollari, e ne esportiamo meno di 4”. Ha ribadito che il Libano punta a commercializzare i propri prodotti nei mercati esteri, sia partecipando a fiere all’estero, sia adottando provvedimenti per difendere la produzione nazionale dalla concorrenza straniera.
Al giorno d’oggi, considera comunque improbabile un aumento dei dazi doganali sulle importazioni. E ha concluso aggiungendo che il Libano si focalizzerà sugli investimenti nel paese attraverso un ammodernamento delle infrastrutture nei settori stradale, elettrico e delle comunicazioni.
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