L’articolo “Libano e la questione amara dell’indipendenza“ di Hazem Saghieh, pubblicato su Asharq Al-Awsat, esplora le complessità della sovranità libanese a ottant’anni dall’indipendenza formale ottenuta nel 1943. L’autore mette in evidenza come il Libano, nonostante il simbolismo della sua autonomia, resti intrappolato in una rete di influenze esterne e di divisioni interne che ne minano la vera indipendenza.
Saghieh analizza il ruolo delle potenze straniere, le cui interferenze hanno a lungo condizionato le scelte politiche del paese, trasformandolo in un terreno di confronto tra attori regionali e internazionali. A ciò si aggiungono le fragilità interne, rappresentate dalla persistenza di un sistema politico settario che alimenta le divisioni tra le diverse comunità religiose, impedendo una coesione nazionale autentica.
L’articolo sottolinea anche l’incapacità delle élite politiche di proporre un progetto di riforma che superi le logiche clientelari e di breve termine. Questa situazione, secondo l’autore, acuisce le crisi economiche e sociali che affliggono il paese, rendendo il concetto di indipendenza vuoto e simbolico.
Saghieh conclude che una reale emancipazione del Libano non può prescindere da un profondo ripensamento della sua struttura politica e sociale, volto a ridurre le ingerenze straniere e a costruire un’identità nazionale condivisa. Solo attraverso un processo di riforme coraggiose e un rinnovato senso di unità il Libano potrà avvicinarsi a una vera indipendenza.