Il Marocco si trova al centro di un dibattito acceso sul futuro della Mudawwana, il codice di famiglia che regola i diritti e i doveri all’interno delle relazioni familiari. Questa legge, introdotta nel 2004 sotto il regno di Mohammed VI, è stata salutata come una svolta importante verso l’uguaglianza di genere. Tuttavia, a distanza di due decenni, molti ritengono che il codice necessiti di una riforma per rispondere ai cambiamenti sociali e alle nuove aspettative della popolazione marocchina.
Cos’è la Mudawwana e perché è importante?
La Mudawwana è il codice giuridico che disciplina questioni cruciali come il matrimonio, il divorzio, la custodia dei figli e l’eredità. La sua riforma del 2004 è stata il risultato di un processo lungo e complesso, che ha coinvolto autorità religiose, società civile e istituzioni statali. Tra i principali cambiamenti introdotti:
- L’età minima per il matrimonio è stata fissata a 18 anni.
- Sono state introdotte maggiori garanzie per le donne in caso di divorzio.
- È stata limitata la poligamia, subordinandola al consenso della prima moglie e a specifiche condizioni.
Nonostante queste innovazioni, molte delle disposizioni rimangono inapplicate o soggette a interpretazioni restrittive, specialmente nelle aree rurali, dove le tradizioni culturali prevalgono spesso sulla legge.
Le Criticità del Codice Attuale
Il dibattito attorno alla Mudawwana si concentra su alcune questioni particolarmente controverse:
- Il matrimonio minorile
Nonostante il limite dei 18 anni, il codice consente deroghe che vengono spesso concesse dai tribunali. Questo ha portato a un aumento di matrimoni precoci, con gravi conseguenze per le giovani spose. - La poligamia
Sebbene regolamentata, la poligamia è ancora consentita. Molti ritengono che questa pratica debba essere abolita del tutto, poiché perpetua disuguaglianze di genere. - L’eredità
Il codice segue il principio islamico secondo cui le donne ereditano la metà rispetto agli uomini. Questo punto è uno dei più delicati, poiché tocca il rapporto tra diritto civile e principi religiosi.
Uno Specchio della Società Marocchina
Il dibattito sulla Mudawwana non riguarda solo le leggi: è uno specchio che riflette la complessità della società marocchina. Da un lato, il paese è profondamente legato alle sue radici culturali e religiose; dall’altro, è innegabile che la globalizzazione e l’emergere di una classe media urbana abbiano accelerato il cambiamento sociale.
Le città come Casablanca, Rabat e Marrakech si presentano come laboratori di modernità, dove le donne lavorano, studiano e partecipano attivamente alla vita pubblica. È qui che le richieste di riforma trovano maggiore consenso, specialmente tra i giovani. In contrasto, le aree rurali e più conservative restano ancorate a un modello di famiglia tradizionale, dove il cambiamento è visto con sospetto, se non come una minaccia all’identità stessa del paese.
Un altro elemento importante è il ruolo delle istituzioni religiose. Il Marocco, che si presenta come un baluardo dell’islam moderato, deve affrontare la sfida di aggiornare le sue leggi senza alienare i principi fondamentali della Sharia. Questo crea un equilibrio precario tra i diritti individuali e i valori collettivi, rendendo ogni passo verso la modernizzazione un terreno di negoziazione.
Infine, il dibattito sulla Mudawwana mette in luce anche le tensioni generazionali. I giovani marocchini, sempre più connessi al mondo attraverso i social media e le migrazioni, spesso si scontrano con una generazione più anziana che teme la perdita delle tradizioni. Questa dinamica evidenzia come la questione del codice di famiglia non sia semplicemente una disputa giuridica, ma una riflessione sull’identità del Marocco e sulla direzione che il paese vuole prendere.
La Mudawwana è quindi molto più di un insieme di articoli di legge: è un simbolo, un campo di battaglia tra chi vuole conservare e chi vuole innovare. Qualsiasi modifica al codice sarà inevitabilmente un compromesso, ma il fatto che il dibattito sia così acceso dimostra la vitalità della società marocchina e la sua capacità di evolversi senza rinunciare alle sue radici.