Al Ahram (27/10/2012). Nella città di Marsa Matrouh, il predicatore salafita Ali Ghaleb ha trasformato il sermone in un infuocato comizio politico, invitando Morsi a “togliersi i guanti” e chiudere la partita con le forze laiche e liberali che chiedono uno stato laico, ribadendo che l’Egitto è uno stato religioso. “Queste forze che chiedono un paese laico devono aver confuso la nostra pazienza come una forma di debolezza, Morsi deve smettere di trattare ed è ora che applichi la legge di Dio”.Rincara la dose anche il controverso predicatore Abd El Moneim El Shahat rivolgendosi ai liberali: “ritrovate la vostra fede, come potete pregare, digiunare, festeggiare per poi opporvi all’applicazione della legge di Dio?”
Ma anche la costituzione stessa è al centro delle polemiche: mentre le forze liberali si battono per uno stato laico, i movimenti salafiti avvertono: “se la nuova costituzione non si baserà su una stretta applicazione della shari’a troverà il suo posto sotto le nostre scarpe”.
La presenza salafita, una realtà varia e in continuo cambiamento, è particolarmente radicata nella città di Alessandria, nella regione del delta e presso le città costiere.
Luca Pavone
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