Arabianbusiness.com (09/10/13). Un sondaggio condotto da Gallup ha dimostrato che più di uno su tre lavoratori dei paesi Mena (Medio Oriente e Nord Africa) è “infelice e improduttivo” nel lavoro e “responsabile di influenzare negativamente i colleghi”.
Solamente il 10% dei lavoratori della regione sarebbe psicologicamente “impegnato” nel proprio lavoro e contribuirebbe in modo positivo alle organizzazioni di appartenenza. Il 55% dei lavoratori invece, mancherebbe di motivazione e sarebbe meno propenso ad investire i propri sforzi per ottenere risultati.
Il sondaggio ha dimostrato che gli stati del Golfo hanno percentuali molto alte di lavoratori “impegnati”; basti pensare al 28% del Qatar e il 26% degli Emirati Arabi, confrontando tali percentuali alla media globale che è del 13%. Le percentuali più basse invece, sono state raggiunte dall’Arabia Saudita con il 9% di lavoratori “impegnati” e l’80% “non impegnati.
L’indagine spiega che le aziende che vogliono adattarsi rapidamente al cambiamento delle condizioni economiche globali, devono imparare a mantenere alta la produttività sul posto di lavoro. Per raggiungere tale obiettivo sono necessari sistemi per monitorare e migliorare l’impegno dei lavoratori nelle industrie regionali e globali. Il sondaggio infatti, recita “la stragrande maggioranza dei lavoratori in tutto il mondo ha un’opinione complessivamente negativa riguardo al proprio lavoro – solo uno su otto è entusiasta della propria attività – e ciò è importante quando si considera che la ripresa globale continua ad essere lenta e la tensione sociale abbondante in molti paesi. I dirigenti delle imprese devono far aumentare il coinvolgimento dei propri dipendenti. Aumentare l’ impegno sul posto di lavoro è fondamentale per ottenere una crescita sostenibile per le compagnie, le comunità e i paesi – e per mettere l’economia sulla buona strada verso un futuro prospero e pacifico”.
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