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Con HuffPost Arabi anche l’Huffington Post parlerà arabo

Di Paul Revoir. The Guardian (06/08/2014). Traduzione di Claudia Avolio.

In copertina un’opera calligrafica dell’artista iracheno Hassan Massoudy

L’Huffington Post ha siglato una partnership con un ex-direttore generale di Al-Jazeera Network per lanciare un’edizione in lingua araba che ha come target il numero sempre maggiore di giovani che in Medio Oriente utilizzano dispositivi mobili. Il giornale – di proprietà della AOL – avvierà l’HuffPost Arabi facendo squadra con Wadah Khanfar, al momento capo esecutivo delle Integral Media Strategies.

L’Huffington Post afferma che il servizio di notizie online sarà il primo del suo genere nel mondo arabo, col suo mix di “report originali” per opera di “giornalisti indipendenti” ed una piattaforma blog che consentirà a chi è sparso nella regione di postare i propri pensieri, commenti ed opinioni. Ad ogni modo il gruppo editoriale dell’iniziativa – che ci si aspetta sarà lanciata all’inizio del prossimo anno – farà base a Londra.

Il nuovo sito sarà messo a punto sulla piattaforma di notizie dell‘Huffington Post. I giornalisti delle Integral Media Strategies forniranno contenuti editoriali dal mondo arabo. Il lancio è l’ultima mossa dell‘Huffington Post che mira a renderlo un servizio news davvero internazionale. Ciò ha portato all’avvio di servizi in lingue locali in Brazile, Corea del Sud e Germania. Ci sarà anche un’edizione in indiano, che doveva uscire già lo scorso maggio ma è stata rimandata e se ne attende ancora lo sviluppo.

La presidente e capo-redattrice dell’Huffington Post Media Group, Arianna Huffington, ha affermato: “Portare l’HuffPost nel mondo arabo è stato un sogno per noi sin dal lancio della nostra prima edizione internazionale poco più di tre anni fa. C’è un bisogno così grande,” ha aggiunto, “non solo nella regione ma in tutto il mondo, di portare più voci arabe nella conversazione ed approfondire la comprensione del mondo della vita nel mondo arabo – dai suoi problemi ai suoi traguardi fino al suo potenziale non sfruttato”.

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