Al-Quds al-Arabi (19/07/2014). Secondo l’ex primo ministro libanese Saad Hariri il coinvolgimento del movimento sciita Hezbollah nel conflitto siriano e l’attacco sferrato da Israele alla Striscia di Gaza rendono difficile tenere il Libano al riparo da rischi di contagio.
Hezbollah, continua Hariri, dall’anno scorso è apertamente schierata con il regime siriano di Bashar al-Asad, il che obbliga le forze politiche libanesi a stabilire un piano per preservare la sicurezza nazionale. Non bisogna inoltre trascurare le condizioni precarie dei profughi siriani in Libano. Ciò che occorre, conclude, è eleggere un nuovo presidente e formare un nuovo governo che gestisca la situazione. A proposito dell'”aggressione ingiusta e sanguinosa” di Tel Aviv alla Striscia di Gaza, Hariri ha chiamato in causa la responsabilità della comunità internazionale, che assiste in silenzio senza adottare “misure concrete per fermare il massacro”.